Il conferimento della procura speciale nel giudizio abbreviato
22 Agosto 2022
La Corte di cassazione dichiarava inammissibile il ricorso che in secondo grado aveva condannato due persone per furto di energia elettrica, sottratta ad una società di distribuzione di energia, attraverso un allaccio diretto, all'esito di giudizio abbreviato.
I ricorrenti lamentano principalmente che la Corte d'appello avesse erroneamente ritenuto conferita la procura speciale in riferimento al giudizio abbreviato in forza del concetto di “riti alternativi”, deducendo che in assenza di detta procura speciale in capo al difensore, l'abbreviato sarebbe stato irritualmente ammesso.
Per fare luce sulla vicenda la Corte di cassazione ha affermato che «la procura speciale per l'istanza di celebrazione dei procedimenti speciali dell'applicazione di pena su richiesta delle parti o del giudizio abbreviato, anche se subordinato a integrazione probatoria, può essere validamente rilasciata al difensore mediante deliberazione resa dall'imputato in udienza e formalizzata nel relativo processo verbale, facente generico riferimento alla celebrazione o alla definizione del processo mediante “riti alternativi” ovvero alla richiesta di “riti alternativi”».
Pertanto, secondo il Collegio, la Corte d'appello, nel rigettare l'eccezione di nullità per l'insussistenza del dedotto error in procedendo, abbia fatto buon governo del principio sopramenzionato.
Per questi motivi, la Corte di cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso.
*Fonte: DirittoeGiustizia |