CEDU: Romania must ensure that allegations of excessive use of force during police operations are effectively investigated

La Redazione
02 Settembre 2022

Il caso riguardava l'accusa della ricorrente di un'operazione di polizia in cui suo marito era stato colpito alla testa dopo che gli agenti lo avevano scambiato per un latitante internazionale. Suo marito è morto in ospedale poco dopo.

Nel caso

Pârvu c. Romania

la Corte ha ritenuto che vi fosse stata una violazione del diritto alla vita/indagini.

Il caso riguardava l'accusa della ricorrente di un'operazione di polizia in cui suo marito era stato colpito alla testa dopo che gli agenti lo avevano scambiato per un latitante internazionale.

Suo marito è morto in ospedale poco dopo.

La Corte aveva seri dubbi sul fatto che il modo in cui la polizia aveva risposto durante l'incidente fosse stato "assolutamente necessario" e non era convinto nemmeno dalle argomentazioni addotte, prima autodifesa, poi una combinazione di autodifesa e sparatoria accidentale.

Era particolarmente preoccupato per la pianificazione e il controllo di un'operazione in cui era stato possibile commettere un errore significativo nell'identificazione di un sospetto e gli agenti coinvolti non erano stati chiaramente identificabili come appartenenti alla polizia.

L'indagine, durata più di 11 anni, era stata inoltre inefficace, con gli stessi tribunali interni che hanno individuato varie carenze su quattro decisioni giudiziarie.

Si allegano Comunicato stampa e Giudizio della CEDU.