Comunicazione dell'aggiudicazione, piena conoscenza e dies a quo per la proposizione del ricorso

Redazione Scientifica
12 Ottobre 2018

Ai fini della decorrenza del termine di impugnazione in materia di appalti, è essenziale la comunicazione sia del provvedimento, sia della relativa motivazione; ed in termini “conformi” va letto il combinato disposto degli artt. 120 comma 5 c.p.a e 76 c.c.p....

Ai fini della decorrenza del termine di impugnazione in materia di appalti, è essenziale la comunicazione sia del provvedimento, sia della relativa motivazione; ed in termini “conformi” va letto il combinato disposto degli artt. 120 comma 5 c.p.a e 76 d.lgs. n. 50/2016.

Vero è che l'art. 76 cit. - non prevedendo forme di comunicazione dell'aggiudicazione esclusive e tassative e, dunque, non incidendo sulle regole generali del processo amministrativo in tema di decorrenza dei termini di impugnazione - lascia in vita la possibilità che la piena conoscenza dell'atto, al fine del decorso del termine di impugnazione, sia acquisita con altre forme. Nondimeno, una piena percezione dei contenuti essenziali dell'atto (riferiti in particolare al contenuto del dispositivo ed all'effetto lesivo che ne promana) non può prescindere - anche alla luce dei principi eurocomunitari - dalla comunicazione di un motivato provvedimento di aggiudicazione.

Nel medesimo senso depone la formulazione dell'art. 29, comma 1, d.lgs. 50/2016, ai sensi del quale “Il termine per l'impugnativa di cui al citato articolo 120, comma 2-bis, decorre dal momento in cui gli atti di cui al secondo periodo sono resi in concreto disponibili, corredati di motivazione”.

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