Non punibile dal Garante della Privacy il giudice che, nell'esercizio delle sue funzioni, cede dati giudiziari sensibili alla stampa

La Redazione
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24 Settembre 2022

Sulla possibilità degli organi giurisdizionali di mettere a disposizione dei giornalisti atti di un procedimento giudiziario funzionali ad assicurare la copertura mediatica, sottraendo le scelte al sindacato di organi esterni che potrebbero mettere a rischio l'indipendenza della magistratura.

Le scelte di comunicazione ai giornalisti decise dalle autorità giurisdizionali nell'esercizio delle funzioni giudiziarie non possono essere sottoposte al controllo dell'autorità competente per il trattamento dei dati personali. Ciò vale anche quando i giornalisti accedono a documenti del fascicolo giudiziario che contiene dati personali.

A dirlo è la Corte di giustizia dell'unione europea con una pronuncia che lascia spazio alle scelte degli organi giurisdizionali nella messa a disposizione ai giornalisti di atti di un procedimento giudiziario funzionali ad assicurare la copertura mediatica, sottraendo le scelte al sindacato di organi esterni che potrebbero mettere a rischio l'indipendenza della magistratura.

Il caso riguardava un Tribunale olandese alle prese con la richiesta di due persone, coinvolte in un procedimento amministrativo, che volevano l'intervento dell'autorità per la protezione dei dati personali in quanto, a causa di alcuni provvedimenti del Consiglio di Stato, un giornalista aveva avuto accesso a diversi documenti contenuti in un fascicolo istruttorio. Per la Corte di Lussemburgo, tuttavia, fornire informazioni che arrivano da un fascicolo giudiziario e che possono essere divulgate a un giornalista per garantire alla stampa la possibilità di raccontare procedimenti giurisdizionali in corso è un'attività strettamente legata alle «funzioni giurisdizionali» esercitate dai giudici e, di conseguenza, quest'attività non può essere sottoposta al controllo di un'autorità esterna.