La Corte EDU condanna l'Italia per mancata tutela della madre e dei minori vittime di padre violento

La Redazione
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11 Novembre 2022

Art. 8 - Obblighi positivi - Bambini costretti per tre anni a incontrare il padre violento in un ambiente non protettivo e sospensione della potestà genitoriale della madre ostile nei loro confronti - Assenza di valutazione del rischio e di ponderazione degli interessi - Interesse superiore dei bambini disatteso - Pratica diffusa dei tribunali di qualificare le donne che si oppongono agli incontri dei figli con l'ex coniuge come genitori "non collaborativi" a causa della violenza domestica.

Il ricorso riguarda l'asserito inadempimento da parte dello Stato convenuto del dovere di proteggere e assistere la prima ricorrente e i suoi figli (la seconda e la terza ricorrente) durante gli incontri con il padre di quest'ultima, un tossicodipendente e alcolizzato accusato di maltrattamenti e minacce nei confronti della prima ricorrente.

Si trattava anche della decisione dei tribunali nazionali di sospendere la potestà genitoriale della prima ricorrente, considerata un genitore "ostile agli incontri con il padre" in quanto aveva invocato atti di violenza domestica e la mancanza di sicurezza agli incontri per rifiutarsi di parteciparvi.