La Corte di giustizia UE si pronuncia nella controversia Louboutin c. Amazon

La Redazione
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03 Gennaio 2023

La CGUE si pronuncia sul rinvio pregiudiziale nella controversia tra il noto stilista francese Christian Louboutin e varie società del gruppo Amazon per l'interpretazione dell'art. 9(2) del Regolamento UE 2001/2017 (Regolamento Marchi UE). In particolare, i giudizi nazionali hanno chiesto alla Corte di stabilire se una piattaforma di e-commerce possa essere ritenuta direttamente responsabile per promozione e per la distribuzione di beni contraffatti che vengono commercializzati sulla piattaforma stessa da un venditore terzo.

La Corte di giustizia dell'Unione Europea si è pronunciata, in sede di rinvio pregiudiziale, nella controversia tra il noto stilista francese Christian Louboutin e varie società del gruppo Amazon, pendente innanzi a due diversi giudici nazionali in Belgio e in Lussemburgo.

La domanda di pronuncia pregiudiziale riguarda l'interpretazione dell'art. 9(2) del Regolamento UE 2001/2017 (Regolamento Marchi UE). In particolare, i giudizi nazionali hanno chiesto alla Corte di stabilire se una piattaforma di e-commerce possa essere ritenuta direttamente responsabile per promozione e per la distribuzione di beni contraffatti che vengono commercializzati sulla piattaforma stessa da un venditore terzo.

La Corte ha risolto la questione affermando che, in tali circostanze, l'operatore di una piattaforma di e-commerce può essere considerato responsabile ai sensi dell'art. 9(2) del Regolamento Marchi UE se un utente ragionevolmente informato e attento può avere l'impressione che sia l'operatore stesso a vendere, a proprio nome e per proprio conto, i beni contraffatti.

In particolare, a detta della Corte, ciò può verificarsi quando l'operatore della piattaforma utilizza il proprio logo sulle pubblicità del venditore terzo e si occupa dello stoccaggio e della spedizione dei beni stessi.