I nuovi dati Unioncamere sulla composizione negoziata

La Redazione
La Redazione
14 Gennaio 2023

Unioncamere ha diffuso i nuovi dati sulle procedure di composizione negoziata della crisi aggiornati allo scorso 5 gennaio.

In data 5 gennaio 2023 sono 552 le istanze di composizione negoziata presentate (+16,21% rispetto al 15 novembre 2022), il maggior numero si riscontra in Lombardia, seguita dal Lazio, dall'Emilia-Romagna, dalla Toscana e dal Veneto, rappresentanti circa il 58% del totale delle istanze.

Rispetto ai dati del 15 novembre 2022 si evidenzia un aumento del 18,40% nella richiesta di misure protettive (386 istanze); un incremento dello 0,19% delle imprese sottosoglia e dello 0,96% dei gruppi di imprese che hanno fatto ricorso alla composizione negoziata.

Le istanze archiviate sono 143 e 39 le istanze rifiutate (respinte dal Segretario generale per decorrenza dei termini).

Tra le istanze chiuse, solo 8 si sono concluse con esito favorevole, in cui la composizione negoziata ha portato: in 4 casi alla conclusione di un contratto conclusione di contratti con i creditori ex art. 23, comma 1, lett. a) CCII); in 2 casi si ha avuto accesso ad altre procedura di regolazione della crisi; in 1 caso è stato concluso un accordo ai sensi dell'art. 23, comma 1, lett. c), CCII e in un altro è stata presentata domanda di omologazione ex art. 23, comma 2, lett. b). Fra gli esiti negativi della procedura si evidenziano: le mancate prospettive di risanamento (67 istanze pari al 47,52%) e l'esito negativo delle trattative (44 istanze, pari al 31,21%)

Per quanto riguarda gli elenchi degli esperti, in data 23 dicembre, risultano 3607 iscritti agli elenchi regionali, provenienti per lo più da Lombardia, Toscana, Emilia-Romagna, Veneto e Lazio. La stragrande maggioranze degli esperti è rappresentata da commercialisti (80,57%), seguita poi da quella degli avvocati (18,13%).