La disciplina della procedura fallimentare è stata dettata, per decenni, dalle previsioni del R.D. n. 267 del 16 marzo 1942, la cosiddetta legge fallimentare, profondamente modificata da svariati interventi riformatori (di cui forse il più importante risalente al 2006). Verrà prossimamente sostituita dal D.Lgs. n. 14 del 12 gennaio 2019, noto come ‘Codice della crisi e dell'insolvenza'. Il Codice della crisi e dell'insolvenza prevede un profondo cambiamento delle regole della concorsualità, privilegiando – secondo un orientamento che da decenni ha iniziato a manifestarsi – la continuità e la sopravvivenza dell'impresa piuttosto che la liquidazione della stessa, tentando di eliminare, anche nel lessico, sia la volontà punitiva, sia il disvalore sociale da sempre insito nell'idea di ‘fallimento'.