La querela è la più comune tra le condizioni di procedibilità previste dal Legislatore Italiano il quale, con essa, concede all'offeso dal reato, e non all'apparato ordinamentale, il potere di decidere quando e se a un fatto di reato consegua un procedimento penale.In linea generale, ma non è sempre così, è sostenibile che ciò avvenga in tutti quei casi in cui la condotta, che deve pur sempre esser prevista dalla legge come reato, viola diritti disponibili e integra, quindi, una sorta di “reato minore”, che lede i diritti di una parte privata prima e più che quelli della generalità dei consociati; in favore della prima, e solo di riflesso a tutela della seconda, l'Ordinamento offre quindi una tutela giudiziaria “a chiamata”, che la parte attiva, appunto, proponendo querela.