Domanda di concordato preventivo e richiesta di proroga delle misure protettive del patrimonio

La Redazione
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30 Gennaio 2023

Il Tribunale di S.M. Capua Vetere si è pronunciato sulla richiesta di proroga delle misure protettive ex artt. 54, comma 2, e 55, comma 4, CCII presentata da una società che aveva depositato domanda di concordato preventivo quale strumento di regolazione della crisi con riserva di deposito degli atti e della documentazione e contestuale istanza di misure protettive.

La valutazione sulla proroga, come evidenziato nel provvedimento “deve essere il frutto del ponderato bilanciamento tra l'incidenza delle misure protettive sui diritti e gli interessi dei singoli che nelle more risultano compressi ed il beneficio che dalla realizzazione del piano di ristrutturazione potrà derivare: 1) in via diretta all'imprenditore e alla sua impresa; 2) in via indiretta, al sistema economico/sociale generale e, in senso specifico, all'interesse dei creditori”.

Nel caso di specie la proroga delle misure protettive è strumentale rispetto alla possibilità di continuazione dell'attività di impresa e funzionale al buon esito del piano e della proposta di concordato; inoltre, il servizio svolto dalla società (la raccolta dei rifiuti solidi urbani, servizio pubblico essenziale) non può non essere oggetto di favorevole valutazione nel giudizio di contemperamento dei contrapposti interessi.

Il Tribunale di S.M. Capua Vetere concede quindi la proroga delle misure protettive del patrimonio, ritenendo sussista, nel caso di specie, una ragionevole probabilità che tale proroga possa assicurare l'obiettivo del buon esito delle trattative e sia proporzionata rispetto al pregiudizio arrecabile ai creditori, tenuto altresì conto che, in caso di mancata proroga le iniziative individuali di questi ultimi precluderebbero l'attuazione del piano di risanamento ipotizzato.