Le nuove Linee guida sostituiscono quelle attualmente in vigore (risalenti al 7 novembre 2019) e costituiscono un aggiornamento necessario a seguito delle modifiche apportate dal codice della crisi di impresa.
Le Linee guida definiscono il programma dei corsi di formazione e di aggiornamento con indicazioni sui criteri di organizzazione alla luce degli scopi di un'adeguata formazione e aggiornamento professionale necessario. I requisiti professionali si identificano nell'adeguata conoscenza teoria e tecnica dell'adempimento dei compiti dei gestori della crisi, compiti di natura giuridica ma anche aziendale.
Per quanto riguarda i docenti, le Linee guida specificano che il ruolo debba essere affidato a soggetti in possesso dei seguenti requisiti:
- approfondita conoscenza teorica e tecnica del diritto della crisi e dell'insolvenza;
- pregresse esperienze pratiche nella materia;
- pregresse esperienze formative in seminari, corsi, relazioni a convegni.
La durata minima dei corsi è fissata dalla legge in 40 ore per gli avvocati, dottori commercialisti, esperti contabili e consulenti del lavoro. Per altri soggetti non iscritti agli albi, i corsi dovranno avere una durata di 200 ore (art. 358, lett. c), cii).
Quanto ai contenuti, i corsi dovranno essere introdotti dai nuovi principi che fondano il codice della crisi, con particolare attenzione ai principi generali di condotta del debitore e dei creditori, all'articolazione dei percorsi di soluzione della crisi, sottolineando la generale priorità degli strumenti di soluzione della crisi.