Con la Guida al Codice della crisi, pubblicata in data 14 dicembre 2022, Assonime prende in esame la nuova disciplina del D.Lgs. 14/2019 (riformato dal D.Lgs. n. 83/2022) considerata una riforma fondamentale per la salvaguardia del valore delle imprese, per un'efficiente tutela dei creditori e per il sistema economico nel suo complesso.
Il Codice della crisi, in vigore dal 15 luglio 2022, a seguito di un lungo percorso normativo dalla sua prima formulazione con il D.Lgs.14/2019, in un contesto storico ed economico assai diverso da quello in cui ha avuto origine, segnato da una crisi sistemica generata dall'emergenza sanitaria e dalle conseguenze economiche del conflitto russo-ucraino, che ha imposto una ponderata valutazione degli istituti per la gestione della crisi di impresa.
Il Codice della crisi abroga la legge fallimentare del 1942 e la legge sul sovraindebitamento (applicabili ancora, tuttavia, per le procedure già pendenti), regolando in un unico testo normativo il fenomeno della crisi e dell'insolvenza dell'imprenditore commerciale, dell'imprenditore agricolo, della piccola impresa, del professionista e del consumatore, attraverso principi generali applicabili a tutti i debitori e regole specifiche che variano in base alla natura del soggetto e alla diversa situazione di difficoltà in cui si trova l'impresa (ovvero probabilità di crisi, crisi, insolvenza, sovraindebitamento). Le nuove norme, inoltre, prevedono una specifica disciplina per le società ed i gruppi di impresa attribuendo specifico rilievo ai moderni fenomeni di organizzazione dell'attività d'impresa.