Presentazione
Osservatorio coordinato da Andrea De Col, Marco Lipari, Massimiliano Noccelli, Sergio Perongini, Renato Rolli, Maria Alessandra Sandulli e Maurizio Santise
L'affidamento e la gestione dei contratti pubblici sono, come noto, settori tradizionalmente esposti al fortissimo rischio di tentativi di infiltrazione delle organizzazioni criminali.
Gli ordinamenti sono, quindi, costantemente dediti alla individuazione e all'apprestamento dei modi più efficienti per combattere tali fenomeni, con l'evidente difficoltà di trovare un giusto punto di equilibrio tra l'interesse alla tutela dell'ordine pubblico e di un'economia sana, da un lato, e l'interesse dell'operatore economico colpito da misure potenzialmente idonee a distruggere la sua attività e, per l'effetto, talvolta, la sua stessa vita lavorativa e personale, dall'altro.
In questo quadro, la disciplina e le modalità di applicazione delle misure amministrative di prevenzione della cd “criminalità organizzata” assumono massima rilevanza e attualità e formano oggetto di un ampio e acceso dibattito dottrinario e giurisprudenziale, che tocca tanto profili di carattere sostanziale (quali quelli attinenti alle finalità, ai contenuti e ai presupposti della prevenzione amministrativa), quanto profili di carattere procedimentale (in primis, le garanzie di trasparenza, partecipazione e contraddittorio) e processuale (stante la difficoltà di accesso agli atti e il delicato rapporto tra sindacato giurisdizionale e discrezionalità amministrativa), anche in relazione agli inevitabili intrecci con le misure penali.
La materia è stata oggetto di recente riforma a opera del d.l. n. 152/2021, convertito nella l. 233/2021, modificativo di varie disposizioni del Codice antimafia (d.lgs. n. 159/2011), che, se ha rappresentato un'indubbia evoluzione sul piano delle garanzie, non ha evidentemente risolto, e sotto certi profili, ha incrementato, i nodi interpretativi.
Da qui l'opportunità di dedicare uno specifico “osservatorio” sulla materia, seguendone l'evoluzione e raccogliendo pronunce e contributi utili al suo approfondimento, sotto il coordinamento scientifico dei Direttori del Portale (Presidente Marco Lipari e Professoressa Maria Alessandra Sandulli) e di autorevoli professori (Sergio Perongini e Renato Rolli) e magistrati (il consigliere di Stato Massimiliano Noccelli e i magistrati TAR Andrea De Col e Maurizio Santise) esperti del settore.
L'Osservatorio vuole rendere anche un sentito e doveroso omaggio al Presidente Franco Frattini, prematuramente scomparso il 24 dicembre scorso al termine di una grave e inesorabile malattia, che vi aveva dedicato grande attenzione, sia nell'ambito delle Istituzioni europee -dove aveva ricoperto la carica di vice Presidente della Commissione Europea e di Commissario dell'Unione Europea per il portafoglio Giustizia, Libertà e Sicurezza e aveva, ancorché vanamente, sollecitato un intervento normativo dell'Unione in questa materia-, sia nell'esercizio delle sue funzioni giurisdizionali, quando, dopo aver rivestito altissime cariche istituzionali, nazionali e sovranazionali, aveva assunto la Presidenza della III Sezione del Consiglio di Stato -competente sulle impugnazioni delle pronunce sulle misure amministrative antimafia- affrontando la materia con encomiabile saggezza ed equilibrio, ma anche con il necessario rigore.
Significative le parole pronunciate alla cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario 2022 del TAR Calabria (e riprese in altre occasioni) : “Sono convinto che l'afflusso enorme di fondi del Pnrr sarà molto attrattivo per le mafie e, rispetto a questo, ci dovremo preparare per tutelare la stragrande maggioranza delle imprese che con le mafie non hanno nulla a che fare. L'obiettivo dovrà essere tutelare l'economia sana perché la mafia è la negazione della dignità umana”.
Sollecitava, a questi fini, il Governo, a “potenziare moltissimo, in ogni provincia e in ogni prefettura, le strutture dedicate all'analisi mirata degli elementi che potrebbero o non condurre ad un'interdittiva”.. “perché quando tanto danaro sarà in circolazione la risposta sulla domanda informativa dovrà essere rapida. Noi vogliamo tutelare la libera attività economica delle aziende che vogliono contribuire al progresso anche di questa regione che sicuramente lo merita”.
Con specifico riferimento alle interdittive e alla novella legislativa del 2021, aveva poi sottolineato che “certamente hanno un grande ruolo le nuove norme che il Governo ha introdotto, particolarmente la norma sul confronto procedimentale e l'obiettivo di interpretare il codice antimafia, che resta, a mio avviso, strumento basilare per una prevenzione avanzata contro le mafie e contro le loro variegate azioni di penetrazione nell'economia sana del nostro territorio”, aggiungendo che “È bene che quelle norme siano applicate e siano applicate pienamente per dare i loro frutti possibili”.
Il nuovo Osservatorio prenderà avvio stabilmente da marzo 2023 con la pubblicazione settimanale di contenuti e contributi a cura degli Autori
Di seguito i contributi sulle tematiche rilevanti già pubblicati:
Osservatorio antimafia - Quadro indiziario in materia di informativa antimafia, di Angelica Cardi
Osservatorio antimafia - Richiesta di aggiornamento dell'informazione antimafia: illegittimo il silenzio-rifiuto serbato dalla Prefettura, di Tommaso Cesareo
Osservatorio antimafia - Diniego di iscrizione nella c.d. “white list”: sufficiente il pericolo di infiltrazione mafiosa, di Tommaso Cesareo
Osservatorio antimafia - Esito positivo del controllo giudiziario: la Prefettura può rinnovare l'interdittiva se emergono sintomi del condizionamento mafioso, di Titti Ferro
Osservatorio antimafia – Inammissibile l'azione per risarcimento del danno provocato da un'interdittiva illegittima proposta oltre il termine decadenziale, di Carlo Barba
Osservatorio antimafia - Interdittiva e ipotesi di esclusione della presunzione di irrilevanza dei rapporti di parentela, di Alessandro Berrettini
Osservatorio antimafia - L'interdittiva antimafia e l'ambito di operatività della comunicazione di avvio del procedimento, di Alessandra Coiante
Osservatorio antimafia - Interdittiva antimafia ed escussione della garanzia definitiva, di Aldo Cimmino
Osservatorio antimafia - La pendenza del controllo giudiziario non è causa di sospensione del giudizio sull'informazione antimafia interdittiva, di Carlo Barba
Interdittiva a carico di uno dei componenti del R.T.I.: il rapporto tra i diversi rimedi previsti dal Codice antimafia, di Paola Martiello