Quando l'interesse a cambiare il cognome paterno si scontra con l'interesse pubblico all'ordine sociale

Annamaria Fasano
Giuseppina Pizzolante
21 Febbraio 2023

La decisione di cambiare il cognome resta una misura eccezionale, pertanto gli Stati possono autorizzare il cambio di cognome qualora la richiesta sia basata su gravi motivi.

L'articolo 8 CEDU non può ritenersi violato nel caso in cui le autorità nazionali, alla luce del principio della stabilità del nome e dell'ampio margine di discrezionalità assegnato agli Stati in materia, si rifiutino di sostituire il cognome del padre con quello della madre. Secondo la Corte edu, il principio della stabilità del cognome va difeso per affermare l'interesse pubblico, nonché la certezza giuridica delle relazioni all'interno della società e delle famiglie. In particolare, poiché il cognome svolge un ruolo decisivo nell'identificazione degli individui, la decisione di cambiarlo rappresenta una misura eccezionale che gli Stati sono liberi di autorizzare laddove la relativa richiesta sia basata su gravi motivi che non sussistono in un caso come quello di specie in cui il ricorrente, che non ha mai intrattenuto rapporti con il padre, invochi il riconoscimento dell'identità che ha costruito con la famiglia materna.