I dati di Unioncamere sulla composizione negoziata aggiornati al 10 febbraio 2023

La Redazione
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22 Febbraio 2023

Unioncamere ha diffuso i nuovi dati sulle procedure di composizione negoziata della crisi aggiornati allo scorso 10 febbraio.

Secondo i dati Unioncamere aggiornati al 10 febbraio 2023 sono 595 le istanze di composizione negoziata presentate (+25,26% rispetto al 15 novembre), il maggior numero si riscontra in Lombardia, seguita dal Lazio, dall'Emilia-Romagna, dalla Toscana e dal Veneto, rappresentanti circa il 58% del totale delle istanze.

Rispetto ai dati del 15 novembre 2022 si evidenzia un aumento del +29,75% nella richiesta di misure protettive (423 istanze); un incremento dello 0,96% delle imprese sottosoglia e dello +1,53% dei gruppi di imprese che hanno fatto ricorso alla composizione negoziata.

Le istanze archiviate sono 201 e 44 le istanze rifiutate (respinte dal Segretario generale per decorrenza dei termini).

Tra le istanze chiuse, solo 11 si sono concluse con esito favorevole, in cui la composizione negoziata ha portato: in 5 casi alla conclusione di un contratto conclusione di contratti con i creditori ex art. 23, comma 1, lett. a) CCII); in 2 casi si ha avuto accesso ad altre procedura di regolazione della crisi; in 3 casi è stato concluso un accordo ai sensi dell'art. 23, comma 1, lett. c), CCII e in 1caso è stata presentata domanda di omologazione ex art. 23, comma 2, lett. b).

Fra gli esiti negativi della procedura si evidenziano: le mancate prospettive di risanamento (90 istanze su 191) e l'esito negativo delle trattative (68 istanze su 191, pari al 33,83%)

Per quanto riguarda gli elenchi degli esperti, In data 10 febbraio, figurano 3620 iscritti agli elenchi regionali, provenienti per lo più dalle Lombardia, dalla Toscana, dall'Emilia-Romagna, dal Veneto e dal Lazio.

La stragrande maggioranza degli esperti è ancora rappresentata dalla categoria dei commercialisti (80,55%), seguita poi da quella degli avvocati (18,09%).