Gara telematica e ritardo nella presentazione delle offerte di due secondi

27 Febbraio 2023

È legittima l'esclusione dell'operatore economico che ha caricato la propria offerta sul sistema Sintel con un ritardo di due secondi rispetto al termine ultimo per la presentazione delle offerte, in assenza di prova circa i malfunzionamenti del sistema.

Il caso. Un operatore economico veniva escluso da una procedura di gara gestita con il sistema telematico “Sintel”, in quanto la propria offerta risultava pervenuta due secondi oltre il termine perentorio stabilito dal disciplinare di Gara. Il concorrente escluso promuoveva ricorso avverso la predetta esclusione sostenendo che il ritardo nel caricamento dell'offerta era stato causato da rallentamenti del sistema.

La decisione. Il TAR ha respinto il ricorso in ragione dell'assenza di un principio di prova circa i presunti malfunzionamenti del sistema ed al contempo dell'esistenza di una prova contraria. Infatti, tramite l'analisi dei c.d. log, il TAR ha accertato che nelle fasce orarie in cui il concorrente ha operato non si erano affatto verificati malfunzionamenti della piattaforma Sintel tali da compromettere il buon esito delle operazioni svolte.

Del resto, il Collegio, nel valutare il tenore del comportamento dell'o.e. in fase di caricamento selle offerte, ha osservato che un operatore diligente, ove avesse effettivamente riscontrato dei rallentamenti sin dalla prima mattinata e per lassi temporali consistenti, avrebbe tempestivamente contattato la stazione appaltante all'indirizzo mail o al numero verde indicati nel disciplinare, per segnalare il disservizio: nulla di tutto ciò è stato, invece, fatto dalla concorrente.

Il Collegio, inoltre, ha ritenuto che il riferimento alle ore 12.00, nel disciplinare di gara, quale termine ultimo di presentazione delle offerte, doveva essere inteso nel senso che le offerte che provengono oltre tale orario, e cioè dalle 12:00:01 in poi, sono tardive e quindi legittimamente non avrebbero potuto essere prese in considerazione dalla stazione appaltante (Cons. Stato, sez. V, 19 marzo 2018, n. 1745).

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