Due nuove relazioni del Massimario: conclusioni scritte del P.G. nella disciplina emergenziale e rapporto tra inammissibilità del ricorso e improcedibilità

Redazione Scientifica
14 Marzo 2023

La Corte di cassazione ha reso note le due relazioni tematiche dell'Ufficio del Massimario e del Ruolo, rispettivamente la n. 12 e n. 13 del 2023, aventi ad oggetto, la prima, “Gli orientamenti giurisprudenziali e dottrinali in ordine al rapporto tra inammissibilità del ricorso per cassazione e improcedibilità”, la seconda, “Le ricadute processuali derivanti dal mancato o ritardato deposito delle conclusioni scritte del Procuratore Generale presso la Corte d'appello o presso la Corte di cassazione nella disciplina emergenziale”.

Nella Relazione n. 12/2023 la Corte di cassazione approfondisce il tema dell'improcedibilità dell'azione penale per superamento dei termini di durata del giudizio di impugnazione e ricorda che il comma 2 dell'art. 2, l. n. 134/2021, alla lett. a), ha introdotto nel Codice di rito penale l'art. 344-bis ai sensi del quale costituisce causa di improcedibilità dell'azione penale la mancata definizione:

  • del giudizio d'appello entro il termine di due anni (comma 1)
  • del giudizio di Cassazione entro il termine di un anno (comma 2).

Inoltre, viene affrontato il profilo problematico del regime temporale di applicazione della nuova causa di improcedibilità per superamento dei termini di durata massima del giudizio di impugnazione, regolato dai commi 3, 4 e 5 dell'art. 2 della legge cit. Viene anche fatto un confronto tra la dottrina maggioritaria sulla legittimità costituzionale del regime intertemporale e la dottrina minoritaria sull'illegittimità costituzionale del regime intertemporale. La Relazione in oggetto illustra e sottolinea i rapporti tra improcedibilità e inammissibilità dell'atto di impugnazione e, sempre tra i temi principali, le tesi conformi e difformi del primato dell'inammissibilità sull'improcedibilità e dell'improcedibilità sull'inammissibilità dell'impugnazione.

Nella Relazione n. 13/2023, dopo aver introdotto il quadro normativo di riferimento, il Massimario approfondisce il tema del rito cartolare in appello (introdotto dall'art. 23, d.l. 9 novembre 2020, n. 149 - c.d. “Ristori bis”) e in Corte di cassazione (previsto dall'art. 83, comma 12-ter, d.l. 17 marzo 2020, n. 18, introdotto, in sede di conversione, dalla l. 24 aprile 2020, n. 27 e succ. mod., poi ulteriormente disciplinato con il c.d. d.l. "Ristori" n. 137/2020, convertito con modificazioni dalla l. n. 176/2020), in particolare viene evidenziata la giurisprudenza sul deposito delle conclusioni del Procuratore Generale (sull'omessa formulazione e sulla comunicazione tardiva di quest'ultime in entrambe le sedi citate).

*Fonte: DirittoeGiustizia

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.