Per l'estensione del fallimento al socio deceduto occorre notificare il ricorso agli eredi

La Redazione
23 Marzo 2023

Nel caso in cui il procedimento di fallimento riguardi un soggetto deceduto, l'erede, ancorché non sia imprenditore e non sia subentrato nell'impresa del de cuius, deve essere convocato avanti al tribunale competente alla dichiarazione di fallimento

Con ricorso di fallimento in estensione, il curatore del fallimento di una farmacia rilevava la natura societaria dell'attività e il ruolo dei soci illimitatamente responsabili dei soggetti che avevano di fatto gestito, controllato, finanziato e diretto l'attività d'impresa.

In particolare, il prestanome al quale risultava intestata la società individuale aveva infatti seguito le direttive di uno dei soci occulti fino alla sua morte, quando erano dunque subentrati gli altri due soggetti.

Il Tribunale ha rigettato la domanda della curatela, sottolineando in particolare l'improcedibilità del ricorso nei confronti del socio deceduto per mancanza della prova della notifica agli eredi.

La decisione è stata però ribaltata in appello, dove è stata ritenuta non necessaria, nel procedimento prefallimentare, la notifica del ricorso agli eredi del fallendo deceduto. La pronuncia è stata impugnata in Cassazione.

Nell'accogliere il ricorso con rinvio, il Collegio afferma il principio di diritto secondo cui: «Nel caso in cui il procedimento di fallimento riguardi un soggetto deceduto, l'erede di questo, ancorché non sia imprenditore e non sia subentrato nell'impresa del de cuius, deve essere convocato avanti al tribunale competente alla dichiarazione di fallimento, nel rispetto del principio del contraddittorio enunciato, in termini generali, dall'art. 15, comma 2, l. fall., come sostituito dall'art. 13 d.lgs. n. 5/2006 e dall'art. 2, comma 4, d.lgs. n. 169/2007; tale norma, infatti, rende il detto erede il naturale contraddittore della parte istante con riferimento a una domanda che, per essere diretta alla pronuncia di fallimento dell'imprenditore defunto, è idonea a spiegare effetto nei confronti del successore di questo».

Fonte: www.dirittoegiustizia.it

Riferimenti giurisprudenziali