Proporzionalità e idoneità delle misure protettive ex art. 18 CCII

La Redazione
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23 Marzo 2023

Il Tribunale in composizione collegiale accoglie, in parte, il reclamo proposto contro il provvedimento di diniego della richiesta di conferma delle misure protettive e cautelari, pronunciato dal giudice monocratico, e svolge alcune considerazioni circa le valutazioni alle quali il giudice è chiamato ai sensi dell'art. 19 CCII, con particolare riferimento alla concretezza delle trattative in corso e all'assolvimento dell'onere probatorio.

Il Tribunale di Padova, sezione I civile, pronuncia l'ordinanza in oggetto all'esito di un procedimento di reclamo contro il diniego assunto dal Giudice monocratico a fronte della richiesta di misure protettive ex art. 18 CCII avanzata da una società.

Il Tribunale ha accolto il reclamo sulla base di argomentazioni riassumibili nella seguente massima:

Ai fini della conferma delle misure protettive ex art. 18 CCII, queste debbono essere proporzionate rispetto al pregiudizio arrecato ai creditori e strutturalmente idonee a salvaguardare trattative effettivamente in corso, per il raggiungimento di un risanamento che non risulti, ad un esame obiettivo, manifestatamente implausibile, sulla base di elementi sintomatici, estrinseci (ad esempio la dichiarata disponibilità alle trattative pervenuta da una parte di creditori ampiamente rappresentativa o l'assenza di iniziative esecutive o liquidatorie in essere da parte di creditori) e intrinseci (chiarezza, ragionevolezza e solidità delle assunzioni alla base della strategia di risanamento e equilibrio economico-finanziario della continuità aziendale prospettata), assumendo a tal fine un ruolo centrale il parere dell'esperto nominato, il quale deve essere sorretto da un'adeguata, completa e logica motivazione, con particolare riferimento all'effetto dell'eventuale mancata conferma o revoca delle misure protettive di turbamento del regolare corso delle trattative. (provvedimento segnalato e massimato dal Dott. Andrea Fontana di Padova e degli Avv.ti Alessandro Lazzaron e Lorenzo Zanella di Treviso).