Invenzione di servizio e invenzione d'azienda

La Redazione
16 Gennaio 2023

Cosa distingue l'invenzione di servizio dall'invenzione d'azienda? Si tratta di una questione spesso sottoposta al vaglio dei giudici al fine di stabilire, nei singoli casi, se spetti l'equo premio al dipendente. La Cassazione ritorna sul tema (Cass. 12 dicembre 2022 n. 36140).

Ciò che distingue l'invenzione di servizio e l'invenzione d'azienda sta nel fatto che, pur presupponendo entrambe la realizzazione di un'invenzione industriale nell'adempimento di un contratto di lavoro, nel caso dell'invenzione di servizio l'attività inventiva è oggetto di una esplicita clausola contrattuale che prevede una speciale retribuzione che costituisce il corrispettivo; nel caso dell'invenzione di azienda, invece, la prestazione del lavoratore non ha ad oggetto il conseguimento di un risultato inventivo, che costituisce dunque un frutto non dovuto né previsto.

Ne consegue che:

  • se l'invenzione è oggetto della prestazione lavorativa (invenzione di servizio), il risultato inventivo può esservi o meno, ma nel caso in cui si verifichi, la retribuzione stabilita vale già a compensarlo;
  • se invece l'invenzione non costituisce oggetto della prestazione lavorativa (invenzione d'azienda), in quanto non è prevedibile che le ordinarie mansioni possano condurre ad un risultato inventivo, è dovuto il riconoscimento di un compenso ulteriore, costituito dall'equo premio. Tuttavia il diritto del lavoratore all'equo premio ed il correlativo obbligo del datore di lavoro di corrisponderlo sorgono solo nel momento del conseguimento del brevetto, non essendo sufficiente che si tratti di innovazioni suscettibili di brevettazione, ma non ancora brevettate.

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