Il professionista può essere considerato un «consumatore»?

La Redazione
07 Marzo 2023

Un avvocato acquista uno smartphone da utilizzare nella propria attività professionale: può essere considerato un «consumatore» e, come tale, godere delle tutele riservate a tale categoria? La Cassazione chiarisce la questione (Cass. 17 febbraio 2023 n. 5097).

Non può essere considerato «consumatore» il professionista che acquista un bene destinato alla propria attività professionale (nel caso concreto uno smartphone), anche nel caso di un utilizzo non esclusivo, a meno che l'uso professionale sia da considerarsi del tutto marginale.

Ciò anche nel caso in cui l'acquisto sia avvenuto senza fatturazione.

Nel caso concreto il tribunale aveva riconosciuto in capo all'avvocato la qualifica di consumatore nonostante egli stesso avesse confessato di avere acquistato lo smartphone oggetto della vertenza per scopi professionali. Secondo la Cassazione, il tribunale si era posto in contrasto anche con la Corte di giustizia UE, secondo la quale non può invocare la normativa a tutela del consumatore, che ha l'obiettivo di proteggere la persona che presumibilmente si trova in posizione di debolezza rispetto alla sua controparte, «il soggetto che conclude un contratto per un uso anche solo in parte relativo alla sua attività professionale», a meno che il nesso tra il contratto e l'attività professionale sia «talmente modesto da divenire marginale» (C.Giust. UE Caso n. C-464/01).

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