I dati di Unioncamere sulla composizione negoziata aggiornati al 21 aprile 2023

La Redazione
27 Aprile 2023

Unioncamere ha diffuso i nuovi dati sulle procedure di composizione negoziata della crisi aggiornati allo scorso 21 aprile.

Secondo i nuovi dati Unioncamere aggiornati al 21 aprile 2023 sono 715 le istanze di composizione negoziata presentate, il maggior numero delle quali si riscontra in Lombardia, seguita dal Lazio, Emilia-Romagna, Veneto e Puglia, rappresentanti circa il 59% del totale delle istanze. Del totale delle istanze presentate in Italia, nel 72,45% dei casi sono state richieste misure protettive, mentre nel 47,13% dei casi sono state richieste misure sospensive. Solo 60 istanze (l'8,39% dei casi) riguardano gruppi di imprese.

Le istanze archiviate sono 287 (erano 267 secondo i dati del 3 aprile), il 40,3% del totale, mentre sono 51 le istanze rifiutate, il 7,1%, numero che rimane invariato rispetto ai dati del 3 aprile. Il documento precisa che per istanze “rifiutate” si intendono quelle respinte dal Segretario generale per decorrenza dei termini.

Quanto alle istanze chiuse, 32 si sono concluse con esito favorevole (erano 11 secondo i dati del 10 febbraio, 25 secondo quelli del 3 aprile).

Di queste 32,la composizione negoziata ha portato:

  • in 9 casi alla conclusione di un contratto con i creditori ex art. 23, comma 1, lett. a) CCII;
  • in 10 casi è stato concluso un accordo ai sensi dell'art. 23, comma 1, lett. c), CCII;
  • in 8 casi si ha avuto accesso ad altre procedure di regolazione della crisi;
  • in 5 casi è stata presentata domanda di omologazione ex art. 23, comma 2, lett. b).

Fra le cause di esito negativo della procedura, la maggioranza relativa viene raggiunta dalle mancate prospettive di risanamento (114, quasi il 40%, con una leggera riduzione rispetto ai dati del 3 aprile) e l'esito negativo delle trattative (95, quasi il 33%, mentre secondo i dati del 3 aprile erano 88).

Secondo il grafico che riporta l'utilizzo dello strumento a intervalli di 15 giorni, si rileva una diminuzione nel ricorso alla composizione negoziata della crisi per la prima metà di aprile rispetto al mese di marzo. Chiarisce il documento che in media, ogni quindici giorni vengono inviate 23 istanze di composizione negoziata.

Il documento fornisce anche un interessante grafico che indica il ricorso della composizione negoziata nei diversi settori merceologici, risultandone una maggior presenza dello strumento nei settori delle attività manifatturiere (20,2%), del commercio all'ingrosso e al dettaglio (18,6%) e delle costruzioni (12,4%).

Quanto all'analisi trimestrale delle istanze, si legge che "nel corso dei trimestri, il numero di istanze non inviate si è significativamente ridotto (circa il 44% in meno dal primo al quinto trimestre), mentre il numero di istanze inviate ha subito un lento ma costante aumento, a conferma un maggiore utilizzo dello strumento e di un maggior grado di fiducia nei confronti della composizione negoziata".

Per quanto riguarda gli elenchi degli esperti, alla data del 3 aprile figurano 3668 iscritti agli elenchi regionali, provenienti per lo più dalle Lombardia, dalla Toscana, dall'Emilia-Romagna, dal Veneto e dal Lazio (secondo i dati al 24 marzo, gli iscritti erano 3620, mentre secondo quelli al 3 aprile erano 3660).

La stragrande maggioranza degli esperti è ancora rappresentata dalla categoria dei commercialisti (80,6%), seguita poi da quella degli avvocati (18,1%). Ancora molto scarse risultano le iscrizioni dei dirigenti d'impresa e dei consulenti del lavoro.