Il bollettino di marzo 2023 della Corte di Giustizia e del Tribunale europeo

La Redazione
La Redazione
28 Aprile 2023

Pubblichiamo il bollettino mensile della giurisprudenza europea: una raccolta delle decisioni classificate in base a un criterio sistematico volto ad agevolare l'identificazione della giurisprudenza nelle materie interessate.

Riportiamo di seguito le sentenze della Corte di Giustizia e del Tribunale europeo che, in considerazione delle questioni di diritto affrontate, meritano particolare attenzione.

DIRITTO CIVILE – Per la CGUE, l'acquirente di un'auto con un software per trattamento delle emissioni illegale ha diritto al risarcimento dei danni da parte del costruttore

CGUE, Grande Sezione, 21 marzo 2023, C-100/21

La CGUE, con sentenza del 21 marzo 2023 (C-100/21), chiarisce che l'acquirente di un veicolo a motore dotato di un impianto di manipolazione illecito beneficia di un diritto al risarcimento da parte del costruttore dell'automobile qualora detto impianto abbia causato un danno a tale acquirente. Oltre agli interessi generali, il diritto dell'Unione tutela anche gli interessi particolari del singolo acquirente di un veicolo a motore nei confronti del costruttore qualora tale veicolo sia dotato di un impianto di manipolazione vietato.

DIRITTO CIVILE – Protezione dei dati personali: necessario il consenso degli insegnanti a tutela della privacy per la diffusione delle lezioni in videoconferenza

CGUE, Sez. I, 30 marzo 2023, C-34/21

La CGUE afferma, con sentenza del 30 marzo 2023, che la diffusione in diretta, tramite videoconferenza, delle lezioni nel contesto della scuola pubblica rientra nell'ambito di applicazione del GDPR. Una normativa nazionale non può costituire una «norma più specifica» riguardo al trattamento dei dati personali dei dipendenti nel caso in cui essa non preveda misure a salvaguardia della dignità umana, degli interessi legittimi e dei diritti fondamentali degli interessati, in particolare per quanto riguarda la trasparenza del trattamento, il trasferimento di dati personali e i sistemi di monitoraggio sul posto di lavoro.

DIRITTO DELL'ECONOMIA – Dazi compensativi antidumping sulle importazioni: una sovvenzione concessa dalla Cina può essere imputata all'Egitto quale paese d'origine o di esportazione

Trib. UE 1° marzo 2023, T-480/20 e T-540/20

A imprese installate in Egitto nella zona di cooperazione economica e commerciale sino-egiziana di Suez, ma sovvenzionate dalla Cina, possono essere imposti dazi compensativi.

CONCORRENZA E PI – Caso Towercast: pubblicata la pronuncia della CGUE sull'applicabilità a determinate condizioni dell'art. 102 TFUE alle concentrazioni non notificate

CGUE, Sez. II, 16 marzo 2023, C-449/21

La Corte di giustizia dell'Unione europea (16 marzo 2023, C-449/21) ha stabilito che il Regolamento n. 139/2004 non osta a che una concentrazione che non abbia una dimensione comunitaria, che sia inferiore alle soglie per il controllo ex ante previste dal diritto nazionale e che non sia stata rinviata alla Commissione ai sensi dell'art. 22 di tale regolamento, sia soggetta a un controllo ex post, o a una contestazione se il grado di posizione dominante raggiunto ostacola in modo sostanziale la concorrenza.

CONCORRENZA E PI – Aiuti di Stato: la misura d'indennizzo della Romania a una compagnia aerea nel contesto della pandemia di Covid-19 è compatibile con il mercato interno

Trib. UE, Sez. X, 29 marzo 2023, n. 142

Il Tribunale UE, con la sentenza del 29 marzo 2023 (T-142/21), ha integralmente respinto il ricorso contro la decisione della Commissione che ha approvato l'aiuto della Romania ad una compagnia aerea nel contesto della pandemia di Covid-19. Il 18 agosto 2020, infatti, la Romania aveva notificato alla Commissione europea una misura di aiuto in favore di una compagnia aerea sotto forma di un prestito di circa EUR 62 130 000 garantito dallo Stato e accompagnato da interessi sovvenzionati.

DIRITTO AMMINISTRATIVO – Duplice inadempimento in materia di inquinamento atmosferico: per la CGUE il ricorso della Commissione è irricevibile

CGUE, Sez. III, 16 marzo 2023, C-174/21

Con la sentenza emanata il 16 marzo 2023, la Corte dichiara irricevibile il ricorso della Commissione per duplice inadempimento poiché la Commissione non ha affermato né dimostrato con sufficiente chiarezza che la sentenza della Corte del 2017 con la quale è stato accertato il primo inadempimento non era stata, nel frattempo ancora eseguita.

DIRITTO PENALE – Ne bis in idem: la CGUE sul rapporto tra il principio sancito dall'art. 50 CDFUE e le deroghe ex art. 55 Convenzione di applicazione dell'Accordo di Schengen

CGUE, Sez. V, 23 marzo 2023, C-365/21

La CGUE (C-365/21) ― in merito al rapporto tra l'art. 50 della Carta diritti fondamentali dell'Unione europea (CDFUE), che sancisce il principio del ne bis in idem, e l'art. 55 Convenzione di applicazione dell'Accordo di Schengen (CAAS), che attribuisce la possibilità ad ogni Stato contraente di ritenersi non vincolato all'applicazione del ne bis in idem in specifiche situazioni ― chiarisce come un'azione penale condotta per un reato richiamato in una dichiarazione di esercizio dell'opzione prevista dal citato art. 55 CAAS deve riguardare fatti che colpiscono, in modo particolarmente grave, lo stesso Stato membro. Secondo la Corte, il reato di costituzione di un'organizzazione criminale può dar luogo all'esercizio dell'azione penale in deroga al principio del ne bis in idem, nel caso in cui gli elementi costitutivi comportino specificatamente un danno alla sicurezza o ad altri interessi ugualmente essenziali dello Stato membro.