Pacchetto anticorruzione UE: la Commissione europea adotta nuove misure rafforzate per combattere la corruzione dentro e fuori il territorio dell'Unione

Lorenzo Salazar
03 Maggio 2023

Facendo seguito all'impegno assunto dalla Presidente von der Leyen nel suo discorso sullo stato dell'Unione del 2022, la Commissione ha proposto il 3 maggio un pacchetto di nuove iniziative per combattere la corruzione all'interno e all'esterno delle frontiere dell'Unione europea.

Le nuove misure comprendono disposizioni tese alla incriminazione dei reati di corruzione e di armonizzazione delle sanzioni in materia, alle quali si accompagna una proposta dell'Alto rappresentante di istituire un regime di sanzioni specifico per la politica estera e di sicurezza comune (PESC) per colpire gravi atti di corruzione a livello mondiale.

Nelle intenzioni della Commissione le nuove misure pongono un forte accento sulla prevenzione e sulla creazione di una cultura dell'integrità, in cui la corruzione non è tollerata, rafforzando allo stesso tempo gli strumenti di enforcement.

Gli elementi essenziali del nuovo pacchetto di misure possono riassumersi come segue:

a) Una proposta di direttiva che riunisce all'interno di un unico strumento giuridico tutti i reati e le sanzioni in maniera di corruzione. La proposta si propone di armonizzare le definizioni dei diversi reati in materia per coprire non solo la corruzione, ma anche l'appropriazione indebita, il traffico di influenze, l'abuso d'ufficio, nonché l'intralcio alla giustizia e l'arricchimento illecito connessi ai reati di corruzione.

La proposta mira a creare un quadro giuridico vincolante all'interno del territorio dell'Unione per tutti i reati contemplati dalla Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione del 2003 (UNCAC), includendo tanto la corruzione nel settore pubblico come quella commessa nel settore privato, consentendo così di superare il quadro giuridico esistente fondato ancora sulla risalente Convenzione del 1997 e una decisione quadro del 2003. Oltre a incrementare il livello delle sanzioni penali per le persone fisiche e giuridiche, la proposta armonizza anche le circostanze aggravanti e attenuanti. Per ciò che riguarda gli strumenti investigativi gli Stati membri dovranno garantire che le forze dell'ordine e i pubblici ministeri dispongano di strumenti investigativi adeguati per combattere la corruzione e che eventuali privilegi e immunità possano essere revocati durante le indagini sulla corruzione attraverso procedimenti snelli, efficaci e trasparenti stabiliti dalla legge. Vengono anche introdotte regole minime sulla prescrizione per garantire un tempo sufficiente per poter pervenire alla conclusione delle indagini e dei processi in materia di reati di corruzione.

b) Una comunicazione congiunta da parte della Commissione e dell'Alto rappresentante che manifesta un impegno comune teso ad affrontare la corruzione a livello globale. Tra le misure dirette a tal fine la creazione di una Rete europea contro la corruzione riunente le forze dell'ordine, le autorità pubbliche, gli operatori del settore, la società civile e altre parti interessate, con lo scopo di fungere da catalizzatore per la prevenzione della corruzione in tutta l'UE e sviluppare best practices in materia.

Uno dei compiti principali della rete sarà quello di sostenere la Commissione nella mappatura delle aree comuni in cui il rischio di corruzione è elevato in tutta l'UE, contribuendo alla elaborazione di una strategia anticorruzione dell'UE, da sviluppare in consultazione con il Parlamento europeo e il Consiglio, per massimizzare l'impatto e la coerenza delle azioni dell'Unione. La comunicazione illustra in dettaglio le norme etiche, di integrità e di trasparenza in vigore per prevenire la corruzione all'interno delle istituzioni dell'UE, quadro che non solo deve essere applicato con rigore e coerenza, ma dovrà anche essere continuamente aggiornato in futuro.

c) Un'ulteriore asse di azione proposto all'interno ella comunicazione riguarda l'ampliamento dello strumentario delle sanzioni adottate nell'ambito della PESC (Politica Estera e di Sicurezza Comune dell'UE) per coprire i gravi atti di corruzione. Sul presupposto che le sanzioni imposte dall'UE contribuiscono a raggiungere gli obiettivi chiave della PESC, come il mantenimento della pace, il rafforzamento della sicurezza internazionale, il consolidamento e il sostegno della democrazia, del diritto internazionale e dei diritti umani, viene oggi proposto dall'Alto rappresentante, con il sostegno dalla Commissione, di colpire gravi atti di corruzione in tutto il mondo, indipendentemente dal luogo in cui si verificano, attraverso tali sanzioni.

Per ciò che riguarda ora le tappe a venire, mentre la proposta di direttiva sulla lotta alla corruzione dovrà essere negoziata e adottata dal Parlamento europeo e dal Consiglio, co-legislatori in materia, per il nuovo quadro proposto di sanzioni PESC contro la corruzione sarà sufficiente l'adozione da parte del solo Consiglio.