OpenAI ha reso nuovamente accessibile ChatGPT in Italia
La Redazione
03 Maggio 2023
La società statunitense che gestisce ChatGPT ha fatto pervenire al Garante Privacy una nota, nella quale illustra le misure introdotte in ottemperanza alle richieste dell’Autorità contenute nel provvedimento dell’11 aprile 2023, spiegando di «aver messo a disposizione degli utenti e non utenti europei e, in alcuni casi, anche extra-europei, una serie di informazioni aggiuntive, di aver modificato e chiarito alcuni punti e riconosciuto a utenti e non utenti soluzioni accessibili per l’esercizio dei loro diritti».
OpenAI, in particolare, ha:
pubblicato sul proprio sito un’informativa rivolta a tutti gli utenti e non utenti, in Europa e nel resto del mondo, con l’obiettivo di illustrare «quali dati personali e con quali modalità sono trattati per l’addestramento degli algoritmi e per ricordare che chiunque ha diritto di opporsi a tale trattamento»;
ampliatol’informativa sul trattamento dei dati riservata agli utenti del servizio «rendendola ora accessibile anche nella maschera di registrazione prima che un utente si registri al servizio»;
riconosciutoa tutte le persone che vivono in Europa, anche non utenti, il diritto di opporsi (attraverso un modulo) «a che i loro dati personali siano trattati per l’addestramento degli algoritmi anche attraverso un apposito modulo compilabile online e facilmente accessibile»;
introdotto una schermata di benvenuto alla riattivazione di ChatGPT in Italia (e in cui si trova un pulsante attraverso il quale, gli utenti, per riaccedere al servizio, dovranno dichiarare di essere maggiorenni o ultratredicenni e, in questo caso, di avere il consenso dei genitori);
previstola possibilità di far cancellare le informazioni ritenute errate;
chiarito che «mentre continuerà a trattare taluni dati personali per garantire il corretto funzionamento del servizio sulla base del contratto, tratterà i loro dati personali ai fini dell’addestramento degli algoritmi, salvo che esercitino il diritto di opposizione, sulla base del legittimo interesse»;
inserito,per la registrazione al servizio,la richiesta della data di nascita (prevedendo un blocco alla registrazione per gli utenti infratredicenni e, nell’ipotesi di utenti ultratredicenni ma minorenni, che debbano confermare di avere il consenso dei genitori all’uso del servizio).
L’ Autorità, soddisfatta di tali miglioramenti, proseguirà nell’attività istruttoria avviata nei confronti di OpenAI e nel lavoro che porterà avanti la apposita task force costituita in seno al Comitato che riunisce le Autorità per la privacy dell’Unione europea.
(Fonte: Diritto e Giustizia)
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