Artificial Intelligence Act: il Parlamento europeo approva il primo atto normativo per la sicurezza e la trasparenza dei sistemi di IA

La Redazione
21 Giugno 2023

Il 14 giugno 2023, con 499 voti a favore, 28 contrari e 93 astensioni, il Parlamento europeo ha approvato la regolamentazione dell'Intelligenza Artificiale. Il progetto di normativa sull'IA era stato proposto dalla Commissione europea nell'aprile del 2021. Si tratta del primo atto normativo al mondo mirato a promuovere un approccio responsabile verso i sistemi informatici intelligenti, con particolare attenzione ai rischi collegati al loro utilizzo.

Il Parlamento europeo è pronto ad avviare i negoziati con gli Stati membri e la Commissione sul testo definitivo dell'Artificial Intelligence Act, approvato lo scorso 14 giugno, per la regolamentazione delle norme sull'Intelligenza Artificiale.

La nuova legge stabilirà uno standard a livello mondiale per lo sviluppo e la gestione dell'IA, nel rispetto dei valori europei della democrazia, dello Stato di diritto e dei diritti fondamentali, ad esempio in materia di sicurezza, trasparenza, privacy, non discriminazione e benessere sociale e ambientale.

Le norme adottano un approccio basato sul rischio, stabilendo obblighi per fornitori e operatori dei sistemi di IA a seconda del livello di rischio. Saranno quindi vietati i sistemi di IA che presentano un livello di rischio inaccettabile per la sicurezza delle persone, come quelli utilizzati per il punteggio sociale.

In particolare, si prevede un divieto assoluto dell'uso dell'Intelligenza Artificiale per le attività di sorveglianza biometrica remota “in tempo reale” e “a posteriori” in spazi accessibili al pubblico; i sistemi di riconoscimento delle emozioni utilizzati dalle forze dell'ordine (nella gestione delle frontiere, nel luogo di lavoro e negli istituti d'istruzione); l'estrazione non mirata di dati biometrici dal web o da filmati di telecamere a circuito chiuso per creare database di riconoscimento facciale (in violazione dei diritti umani e del diritto alla privacy); i sistemi di polizia predittiva (basati su profilazione, ubicazione o comportamenti criminali passati).

Inoltre, i sistemi di IA generativa dovranno rispettare i requisiti di trasparenza dichiarando in che modo è stato generato il contenuto e aiutando a distinguere le immagini deep-fake da quelle reali.

Il Parlamento europeo ha incluso nella classificazione delle applicazioni ad alto rischio anche i sistemi di IA che comportano danni significativi per la salute, la sicurezza, i diritti fondamentali delle persone o l'ambiente, nonché quelli utilizzati per influenzare gli elettori e l'esito delle elezioni e i sistemi di raccomandazione utilizzati dalle piattaforme di social media (con oltre 45 milioni di utenti).

I fornitori avranno così l'obbligo di registrare i propri modelli nella banca dati dell'UE prima della loro immissione sul mercato europeo. Per sostenere le PMI, saranno previste esenzioni per le attività di ricerca e le componenti dell'IA fornite con licenze open-source. Verranno promossi i c.d. spazi di sperimentazione normativa, o ambienti di vita reale, creati dalle autorità pubbliche per testare l'IA prima che venga implementata.

Infine, per rafforzare il diritto dei cittadini di presentare reclami viene prevista la possibilità di chiedere spiegazioni sulle decisioni basate su sistemi di IA ad alto rischio con un impatto significativo sui loro diritti fondamentali. L'Ufficio dell'UE per l'IA avrà il compito di monitorare l'attuazione delle norme sull'IA.