Digitalizzazione dei contratti pubblici: presentazione delle regole tecniche di e-procurement

Redazione scientifica
22 Giugno 2023

L'Agenzia per l'Italia digitale ha recentemente pubblicato il provvedimento contenente i requisiti tecnici e le modalità di certificazione delle piattaforme di approvvigionamento digitale (art. 26 del nuovo codice dei contratti, d.lgs. n. 36/2023), che verrà presentato lunedì 26 giugno 2023.

L'Agenzia per l'Italia digitale, l'ANAC e il Dipartimento della trasformazione digitale invitano tutti i soggetti interessati a partecipare alla prima presentazione pubblica del provvedimento contenente i requisiti tecnici e le modalità di certificazione delle piattaforme di approvvigionamento digitale, che si terrà lunedì 26 giugno alle ore 10:30 in videoconferenza. L'evento sarà anche l'occasione per spiegare quali saranno i prossimi passi nel percorso di accompagnamento e adozione delle regole tecniche.

Il provvedimento - pubblicato con determinazione n. 137, d'intesa con ANAC e Presidenza del Consiglio dei Ministri, dall'Agenzia per l'Italia Digitale - definisce i requisiti tecnici delle piattaforme, la loro conformità a quanto disposto dall'art. 22, comma 2 del d.lgs. n. 36/2023 in merito allo svolgimento delle diverse attività del ciclo di vita dei contratti pubblici, nonché stabilisce le modalità per la certificazione delle medesime piattaforme (consulta il provvedimento in allegato).

L'Agenzia per l'Italia digitale sottolinea che «la trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione, così come prevede il Piano Triennale per l'informatica nella PA, si basa sulla semplificazione e sull'innovazione dei processi, con l'obiettivo di migliorare l'efficienza e la qualità dei servizi al cittadino e alle imprese. La digitalizzazione degli appalti pubblici è parte fondamentale di questo percorso e contribuisce a snellire e accelerare le procedure di acquisto delle amministrazioni, ad allargare la partecipazione dei soggetti che operano nel mercato e a rendere il ciclo di vita degli appalti ancora più trasparente, rendendo semplici e puntuali i necessari controlli. Il documento contenente le Regole tecniche di e-procurement è il risultato dei numerosi confronti organizzati dall'Agenzia nell'ultimo anno. Una consultazione permanente del mercato, avviata da AgID già nell'aprile del 2022 con la precedente normativa e proseguita nell'ambito del nuovo Codice, che ha consentito di coinvolgere tutti gli attori dell'ecosistema dell'e-procurement. L'approccio aperto open innovation ha evidenziato, da parte degli operatori del settore, la capacità di produzione di soluzioni digitali per il procurement pubblico, favorendo inoltre l'emersione di proposte e suggerimenti volti a definire regole tecniche coerenti con lo stato attuale di implementazione delle piattaforme di approvvigionamento e abilitanti, delineando inoltre le evoluzioni strategiche necessarie per la digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti pubblici».

«Abbiamo raggiunto un'importante milestone nel processo di digitalizzazione degli appalti pubblici - evidenzia il Direttore Generale di AgID, Mario Nobile - Un risultato ottenuto grazie al lavoro di squadra con il Dipartimento della trasformazione digitale e ANAC e ai preziosi contributi pervenuti dagli operatori del settore. L'ampia partecipazione registrata durante questo percorso dimostra che abbiamo un mercato vivo e un tessuto produttivo in grado di rispondere alle esigenze del Paese, ricco di competenze, presenti prevalentemente sul territorio nazionale. Il nostro sistema di appalti è tra i più digitalizzati d'Europa ma proprio per questo è necessario aggiornare la sua regolamentazione tecnica. Quando si definiscono le regole è fondamentale avere contezza del quadro d'insieme dell'ecosistema e soprattutto delle sue evoluzioni future. Naturalmente, questo percorso non si conclude qui; AgID si impegna a supportare e accompagnare i produttori e i gestori di piattaforme nel processo di adeguamento alle regole che abbiamo definito”. “La realizzazione del e-procurement, del passaggio completo al digitale di tutto il ciclo di vita del contratto pubblico, dalla programmazione alla sua esecuzione finale, è fondamentale per la modernizzazione del Paese e il raggiungimento di standard europei - dichiara il Presidente di Anac, Giuseppe Busìa - L'obiettivo è di semplificare e velocizzare le varie fasi del ciclo di vita dei contratti. Offrire qualità e tempestività dei dati raccolti, maggiore trasparenza e condivisione delle informazioni, attuare il principio dell'unicità dell'invio (cioè, ridurre la burocrazia inutile), e garantire un monitoraggio tempestivo del mercato con la prevenzione di fenomeni distorsivi e corruttivi».

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