Datore-pubblico, progressioni orizzontali e diritto del lavoratore: occorre sempre la copertura finanziaria?
28 Giugno 2023
Il dipendente pubblico, il quale si sia utilmente collato nella graduatoria per il passaggio alla posizione economica superiore, può vantare un diritto a tale passaggio ove la progressione orizzontale risulti mancante della necessaria copertura finanziaria, prevedendo la contrattazione integrativa la determinazione annuale di un fondo ad hoc?
In linea generale, qualsiasi attività che sia fonte di spesa per la P.A. può essere avviata e conseguire gli effetti suoi propri solo in quanto vi sia copertura dei relativi costi. In applicazione di tale regola, la giurisprudenza di legittimità ha precisato che la remunerazione delle prestazioni nel pubblico impiego possono essere riconosciute solo se in linea con le previsioni ed allocazioni di spesa, fatte salve le sole ipotesi in cui la situazione di fatto si imponga a prescindere dalla previa regolarità dell'attività sotto il profilo della spesa, ossia qualora un'attività lavorativa sia stata fatta comunque svolgere dalla P.A.-datore, pur in assenza dei requisiti di validità di essa, e debba quindi trovare applicazione l'art. 2126 c.c.
Nel caso di specie, invece, la questione si sostanza nella pretesa di conseguire una posizione economica migliore a seguito della procedura di progressione orizzontale avviata dalla P.A. Premessa l'irrilevanza di eventuali previsioni negoziali sul punto, le decisioni datoriali che incidano sul costo del personale e comportino spese a carico dell'Amministrazione devono essere assunte in presenza della necessaria copertura finanziaria, in mancanza della quale gli atti e le procedure, seppur adottati o avviate, sono privi di effetti e non consentono il sorgere di diritti in capo al lavoratore. In senso conformeRiferimenti normativiRiferimenti giurisprudenzialiPotrebbe interessarti |