Ecco la Relazione del Garante Privacy sull’attività 2022

La Redazione
07 Luglio 2023

Il Garante per la protezione dei dati personali ha presentato oggi alla Camera la Relazione sull’attività svolta nel terzo anno di mandato del Collegio, che illustra i diversi fronti sui quali è stata impegnata l'Autorità nel corso di un anno caratterizzato dal ricorso sempre più massiccio alle piattaforme online e dallo sviluppo dell’intelligenza artificiale.

Tra i principali interventi effettuati dal Garante Privacy nel 2022 (con l'adozione di 442 provvedimenti collegiali e l'aver dato riscontro a 9218 reclami e segnalazioni), troviamo alcune questioni legate:

  • alla tutela dei diritti fondamentali delle persone nel mondo digitale (in particolare, le implicazioni etiche della tecnologia; l'economia fondata sui dati; le grandi piattaforme e la tutela dei minori, i sistemi di age verification; i big data; l'intelligenza artificiale generativa, il Metaverso e le problematiche poste dagli algoritmi; gli scenari tracciati dalle neuroscienze; la sicurezza dei sistemi e la protezione dello spazio cibernetico; la monetizzazione delle informazioni personali; i fenomeni del revenge porn, del cyberbullismo, dello sharenting, del social scoring):
  • alla tutela online dei minori (in questa direzione si muove il tavolo di lavoro istituito con il recente protocollo d'intesa tra Garante e AGCOM);
  • al contrasto del revenge porn, per poter aiutare le persone che temono la diffusione di foto e video a contenuto sessualmente esplicito, inserendo un modello di segnalazione telematica e la possibilità di inviare alle piattaforme il codice hash delle immagini invece delle copie in chiaro;
  • al data breach e cybersecurity, avviando una collaborazione da parte dell'Autorità con l'Agenzia nazionale per la sicurezza;
  • al settore della giustizia, in particolare, sui temi delle intercettazioni e della digitalizzazione della giustizia penale;
  • al processo di digitalizzazione della PA, per poter attuare il PNRR;
  • al mondo del lavoro, chiarendo come il lavoratore abbia diritto di conoscere i parametri utilizzati per programmare i sistemi automatizzati di valutazione delle prestazioni;
  • alla tutela dei consumatori, intervenendo contro il telemarketing aggressivo con l'applicazione di pesanti sanzioni.

Inoltre, il Garante si è attivato anche a livello internazionale, con 216 riunioni, alcune svolte anche in presenza per il progressivo venir meno delle restrizioni imposte dalla pandemia da COVID-19, contribuendo all'adozione di linee guida su tematiche complesse, tra cui:

  • i dark pattern nelle piattaforme di social media;
  • i due nuovi strumenti di trasferimento dei dati introdotti dal Regolamento: i codici di condotta e le certificazioni;
  • il calcolo delle sanzioni amministrative, sulla cooperazione nell'ambito del meccanismo di “sportello unico”.

(fonte: Diritto e Giustizia)

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