L'onere di immediata impugnazione del bando con formula matematica per l'attribuzione del punteggio alle offerte economiche

La sentenza che si segnala si sofferma sull'onere di immediata impugnativa del bando di gara prevedente una formula matematica per l'attribuzione del punteggio alle offerte economiche nelle gare prevedenti il criterio di aggiudicazione dell'offerta economicamente più vantaggiosa.

Nel caso di specie, relativo ad una procedura per l'affidamento del servizio di refezione scolastica, la società controinteressata ha eccepito in via preliminare l'irricevibilità della censura, effettuata dalla società ricorrente, dell'illegittimità della formula proporzionale inversa utilizzata dalla stazione appaltante per l'attribuzione del punteggio relativo all'offerta economica, nella misura in cui detta formula non consentirebbe di valorizzare in maniera adeguata le differenze tra le varie offerte economiche.

Il Collegio adito, prima di entrare nel merito della questione afferente la legittimità della formula, precisa come l'eccezione di irricevibilità della censura debba ritenersi infondata. Infatti, richiamando sul punto l'insegnamento dell'Adunanza plenaria (Cons. Stato, Ad. Plen., 26 aprile 2018, n. 4), viene ricordato come l'onere d'impugnazione immediata del bando sussiste solo nel caso di clausole escludenti o di clausole che rendano impossibile la presentazione dell'offerta.

La previsione di una formula matematica, asseritamente illegittima, per l'attribuzione del punteggio alle offerte economiche non può essere considerata una clausola immediatamente escludente, in quanto essa non impedisce ai concorrenti di presentare le proprie offerte e di partecipare alla gara ai fini dell'aggiudicazione, come è avvenuto nel caso di specie.