ESG: la Commissione UE adotta gli standard europei di rendicontazione sulla sostenibilità a sostegno dell'agenda della finanza sostenibile

La Redazione
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02 Agosto 2023

Il 13 luglio 2023 la Commissione europea ha adottato gli standard europei di rendicontazione sulla sostenibilità (ESRS) a cui tutte le società soggette alla Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) dovranno ricorrere, attestandosi come un ulteriore passo avanti nella transizione verso un'economia europea più sostenibile.

Il 31 luglio 2023 la Commissione europea ha adottato gli European Sustainability Reporting Standards (ESRS) applicabili da tutte le società soggette alla Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD). Un tale intervento rappresenta un progresso nella transizione verso un'economia europea sostenibile.

In merito, il commissario per i servizi finanziari, della stabilità finanziaria e dell'Unione dei mercati dei capitali ha sottolineato l'ambiziosità delle nuove norme adottate, le quali rappresentano uno strumento importante alla base dell'agenda dell'UE in materia di finanza sostenibile in quanto giusto equilibrio tra la limitazione dell'onere per le imprese dichiaranti e la possibilità di dimostrare gli sforzi che stanno compiendo per soddisfare l'agenda del Green Deal e, dunque, di avere accesso ai finanziamenti sostenibili.

Le norme in questione coprono vari temi quali questioni ambientali, sociali e di governance, i cambiamenti climatici, la biodiversità e i diritti umani. Esse, da un lato, forniscono informazioni agli investitori per comprendere l'impatto sulla sostenibilità delle società in cui investono e dall'altro, tengono conto anche dei temi discussi con l' International Sustainability Standards Board (ISSB) e il Global Reporting Initiative (GRI). Tale interconnessione è volta a garantire un livello elevato di interoperabilità tra le norme dell'UE e quelle globali, evitando doppi rapporti da parte delle imprese.

Come si legge nel comunicato della Commissione UE, gli obblighi di rendicontazione verranno inseriti gradualmente nel tempo per le diverse società.

Il set di principi è composto da dodici documenti e da:

ESRS E1: cambiamento climatico;

ESRS E2: inquinamento;

ESRS E3: risorse idriche e marine;

ESRS E4: biodiversità ed ecosistemi;

ESRS E5: risorse ed economia circolare;

ESRS S1: forza lavoro propria;

ESRS S2: lavoratori della catena del valore;

ESRS S3: comunità interessate;

ESRS S4: clienti e utenti finali;

ESRS G1: condotta aziendale.

Inoltre, la direttiva CSRD prevede che l'European Financial Reporting Advisory Group (EFRAG) prepari anche una seconda serie di principi specifici per singole aree, degli standard per le società non operanti nell'area UE e per le Pmi quotate. Si prevede inoltre la creazione di una guida volontaria per le Pmi non quotate ed un emendamento ai primi ESRS.