Il Tribunale di Venezia autorizza le PA a depositare gli atti in forma cartacea davanti agli Uffici del Giudice di Pace
11 Settembre 2023
Nel provvedimento datato 22 agosto 2023, il Tribunale di Venezia rileva che le Pubbliche Amministrazioni utenti degli Uffici del Giudice di Pace del circondario hanno comunicato di non essere ancora in grado di depositare telematicamente gli atti in quanto in attesa dell' autorizzazione da parte del Ministero della Giustizia ad iscriversi nel ReGInde e che è stata verificata la fondatezza della giustificazione, risultando che il Ministero della Giustizia è in difficoltà ad evadere tempestivamente le richieste di autorizzazione all'iscrizione nel suddetto registro di indirizzi elettronici a causa dell' ingente numero di domande inviate solo pochi giorni prima dell'entrata in vigore del processo telematico avanti l'Ufficio del Giudice di Pace.
Da quindi atto che una simile situazione può essere sussunta, in via di interpretazione analogica, nella previsione di cui all'art. 196-quater, comma 4, disp. att. c.p.c., che stabilisce che il capo dell'Ufficio autorizza il deposito con modalità non telematiche quando i sistemi informatici del dominio giustizia non sono funzionanti, trattandosi di oggettiva possibilità di accedere al dominio giustizia.
Per tali ragioni, il Tribunale autorizza le Pubbliche Amministrazioni che siano parti in un processo davanti agli Uffici del Giudice di Pace del Circondario di Venezia, in via generale e sino alla loro iscrizione nel ReGInde, a depositare gli atti di causa e la documentazione allegata in forma cartacea, con l'obbligo di inserire nell'atto o di allegare una dichiarazione che attesti l'impossibilità di accedere al processo telematico e di avere già avanzato la richiesta di iscrizione nel ReGlnde (in mancanza della quale la Cancelleria non potrà accettare l'atto) e di inviare contemporaneamente atti e documenti anche a mezzo PEC.
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