Ricerca telematica dei beni da pignorare: operativa la convenzione con l’Agenzia delle Entrate

La Redazione
04 Ottobre 2023

Con il mese di ottobre è pienamente entrata in attività la convenzione tra il Ministero della Giustizia e l’Agenzia delle Entrate che consente l’accesso autonomo degli ufficiali giudiziari alle banche dati dell’Agenzia. 

Alla luce dell'art. 492-bis c.p.c., «la farraginosa procedura di accesso alle banche dati è stata sostituita da un sistema decisamente più efficace». È quanto scrive il Ministero della Giustizia dando la notizia che da ieri la convenzione, siglata a giugno dal Ministro Nordio e dal Direttore dell'Agenzia delle Entrate Ruffini è pienamente operativa, con la possibilità per i creditori di richiedere agli ufficiali giudiziari l'accesso alle banche dati telematiche.

«Il Dipartimento per la Transizione digitale della giustizia, l'analisi statistica e le politiche di coesione sociale, per il tramite della sua Direzione generale per i servizi informativi automatizzati, ha completato il processo di connessione alle banche dati di Agenzia delle entrate da parte di tutti gli uffici NEP (Uffici Notificazioni, Esecuzioni e Protesti) che possono ora accedere direttamente e reperire agevolmente i dati sui beni da sottoporre a esecuzione forzata o a procedure concorsuali».

In pratica, gli ufficiali giudiziari possono ricercare i beni da sottoporre a esecuzione «nel rispetto della disciplina del codice della privacy» direttamente dalle banche dati interconnesse «all'interno dell'Anagrafe tributaria, comprensiva dell'archivio dei rapporti tributari, senza oneri aggiunti per la finanza pubblica. Le nuove procedure imprimono una notevole accelerazione nella ricerca dei beni: le risposte sono fornite in pochi minuti agli ufficiali giudiziari rendendo agevole e fluido lo svolgimento delle attività e limitando sensibilmente l'impiego di risorse».

«Si tratta – prosegue il comunicato di via Arenula - di un ulteriore passo in avanti verso l'efficientamento del sistema giustizia che consentirà di soddisfare, in tempi rapidi, i crediti portati dai titoli esecutivi attraverso una semplificazione delle procedure grazie all'impiego delle tecnologie».

            

   *Fonte: www.dirittoegiustizia.it

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