La madre può impedire al figlio minore di pernottare dal padre?
10 Novembre 2023
Occorre precisare che la Suprema Corte si è recentemente espressa sul punto con la sentenza Cass. n. 16125\2020 con la quale, per un caso analogo, ha chiarito che il pernottamento di un bambino di due anni presso il padre è da considerarsi consono a preservare la relazione genitoriale “avendo come effetto di consentire la sua esplicazione rispetto a momenti e a situazioni fondamentali per la crescita del minore, nell'interesse precipuo di questi”. Gli Ermellini hanno altresì sottolineato come tale principio risulti coerente anche con la normativa internazionale ai sensi dell'art. 8 della CEDU per cui i provvedimenti in materia di affidamento dei figli minori consentono limitazioni al diritto di visita dei genitori solo nell'interesse superiore del minore stesso. Dunque, in assenza di uno specifico pregiudizio potenzialmente correlato al pernottamento, i giudici devono quindi introdurre il pernottamento presso il padre anche dei bimbi in tenera età proprio al fine di preservare la relazione genitoriale. Inoltre, la Corte di Cassazione in numerosi provvedimenti ha sottolineato altresì che, in assenza di pregiudizi al minore, va sempre garantito il diritto del medesimo alla bigenitorialità, inteso come diritto ad avere un accesso paritetico ad entrambi i genitori e nel diritto di ciascun genitore ad essere presente in maniera significativa nella vita del figlio nel reciproco interesse senza, però, che ciò comporti “l'applicazione di una proporzione matematica in termini di parità dei tempi di frequentazione del minore”(v. Sent. Cass. 31902/2018). Tuttavia, ritengo che siano altresì illuminanti le affermazioni del Giudice Dott. Buffone, il quale in un suo provvedimento ha sottolineato che “la genitorialità si apprende facendo i genitori e, dunque, solo esercitando il ruolo genitoriale una figura matura e affina le proprie competenze genitoriali. Il fatto che, al cospetto di una bimba di due anni, un padre non sarebbe in grado di occuparsene è una conclusione fondata su un pregiudizio che confina alla diversità (e alla mancanza di uguaglianza) il rapporto che sussiste fra i genitori” (Trib. di Milano 14 gennaio 2015). In conclusione, dunque, nel caso in esame, il padre potrà quanto prima far pernottare il proprio figlio di due anni presso la sua abitazione considerato che, attraverso i provvedimenti provvisori e urgenti, il Giudice accorderà una tutela immediata ai diritti e alle posizioni soggettive delle parti messe in pericolo o lese dal conflitto. |