Antitrust: il Bundeskartellamt ha chiuso l’indagine sul controllo di un noto motore di ricerca online sui dati degli utenti

La Redazione
05 Ottobre 2023

Il Bundeskartellamt , in data  5 ottobre 2023, ha chiuso l'indagine sul controllo di un noto motore di ricerca online sui dati degli utenti. L'azienda in questione si impegnerà a fornire agli utenti una scelta migliore su cosa accadrà ai loro dati, su come la stessa potrà usarli e se gli stessi potranno essere utilizzati tra i servizi.

Il Bundeskartellamt, in merito alla procedura relativa ai termini di trattamento dei dati di un noto motore di ricerca online, ha accettato gli impegni proposti dallo stesso ai sensi della Sezione 19a (2) frase 1 n. 4a GWB. Questi sono il risultato di un procedimento condotto dal Bundeskartellamt sulla base del nuovo strumento di diritto della concorrenza, che interviene quando la concorrenza è minacciata dalle grandi aziende digitali. L'Autorità tedesca può, infatti, vietare - in due fasi - alle imprese che rivestono un ruolo fondamentale per la concorrenza sui mercati di adottare determinate pratiche anticoncorrenziali.

Gli impegni dell'impresa del noto motore di ricerca online riguardano situazioni in cui l'azienda desidera combinare i dati personali di un servizio del motore di ricerca con dati personali provenienti da altre fonti dello stesso o meno o utilizzare in modo incrociato questi dati nei servizi G. forniti separatamente.

In futuro G. dovrà fornire ai propri utenti la possibilità di prestare un consenso libero, specifico, informato e inequivocabile al trattamento dei propri dati attraverso i servizi. A questo scopo dovrà offrire corrispondenti possibilità di scelta per la combinazione dei dati. I dialoghi di selezione devono essere progettati in modo da non guidare gli utenti in modo manipolativo verso l'elaborazione dei dati tra servizi (evitando “modelli oscuri”). Laddove i dati non vengano effettivamente elaborati attraverso i servizi e i termini di elaborazione dei dati di G. lo chiariscano esplicitamente, G. non dovrà offrire opzioni di scelta. Eventuali prescrizioni previste dal GDPR rimangono inalterate da tali obblighi.