Esecuzione del MAE: per il rifiuto della consegna della persona ricercata non può essere addotto il solo motivo che sia madre di minori in tenera età

La Redazione
27 Dicembre 2023

La CGUE, con sentenza del 21 dicembre 2023 (C-261/22), ha risposto al quesito pregiudiziale della Suprema Corte italiana a seguito del rifiuto di un giudice italiano all'esecuzione di un MAE belga nei confronti di donna incinta e in compagnia del figlio di tre anni al momento dell'arresto. Il giudice italiano incaricato dell'esecuzione del MAE, non avendo ottenuto dal giudice belga informazioni sulle modalità di esecuzione della pena in Belgio, aveva rifiutato la consegna. La CGUE afferma che un giudice non può rifiutarsi di dare esecuzione a un MAE per il solo motivo che la persona ricercata è la madre di minori in tenera età con lei conviventi. In via eccezionale, detto giudice può rifiutare la consegna di tale persona a due condizioni: in primo luogo, deve esistere un rischio concreto di violazione del diritto fondamentale della madre al rispetto della sua vita privata e familiare e dell'interesse superiore dei suoi figli minori, a causa di carenze sistemiche o generalizzate in ordine alle condizioni di detenzione delle madri di minori in tenera età e di cura di tali minori nello Stato membro emittente del MAE; e, in secondo luogo, devono sussistere comprovati motivi di ritenere che, per la loro situazione personale, gli interessati corrano detto rischio a causa di tali condizioni.

Una donna è stata condannata in Belgio, in esito ad un procedimento svoltosi in sua assenza, a una pena di cinque anni di reclusione per reati di tratta di esseri umani e di agevolazione dell'immigrazione clandestina. Un giudice belga ha emesso un MAE nei suoi confronti ai fini dell'esecuzione di tale pena. Alcuni mesi dopo, la donna è stata arrestata a Bologna (Italia). Al momento del suo arresto, era incinta ed in compagnia di suo figlio di quasi tre anni.

Il giudice italiano incaricato dell'esecuzione del MAE non ha ottenuto, da parte del giudice belga, informazioni relative alle modalità di esecuzione, in Belgio, di una pena a carico di madri conviventi con figli minorenni. Esso ha rifiutato la consegna. 

Investita della causa, la Corte di cassazione italiana ha chiesto alla Corte di giustizia se, ed eventualmente a quali condizioni, il giudice italiano possa rifiutare l'esecuzione del MAE in un'ipotesi di questo tipo, che non è menzionata, nella decisione quadro sul MAE fra i motivi di non esecuzione di un MAE [1]. 

La Corte di giustizia risponde che il giudice non può rifiutarsi di dare esecuzione a un MAE per il solo motivo che la persona ricercata è la madre di minori in tenera età con lei conviventi. Tenuto conto del principio di fiducia reciproca tra gli Stati membri, sussiste, infatti, una presunzione secondo la quale le condizioni di detenzione di una madre di minori in tenera età nello Stato membro emittente del MAE siano adeguate a una situazione di questo tipo.

La consegna della persona interessata può tuttavia essere rifiutata, a titolo eccezionale, qualora vi siano elementi atti a dimostrare: 

  • la sussistenza di un rischio concreto di violazione del diritto fondamentale della madre al rispetto della sua vita privata e familiare e dell'interesse superiore dei suoi figli minori, a causa di carenze sistemiche o generalizzate in ordine alle condizioni di detenzione delle madri di minori in tenera età e di cura di tali minori nello Stato membro emittente del MAE;
  • l'esistenza di motivi seri e comprovati di ritenere che, tenuto conto della loro situazione personale, gli interessati corrano detto rischio a causa di tali condizioni.

[1] Decisione quadro 2002/584/GAI del Consiglio, del 13 giugno 2002, relativa al mandato d'arresto europeo e alle procedure di consegna tra Stati membri, come modificata dalla decisione quadro 2009/299/GAI del Consiglio, del 26 febbraio 2009.