Il c.d. remand nel procedimento cautelare amministrativo: incompatibilità della tecnica con la tutela cautelare

Redazione Scientifica Processo amministrativo
13 Febbraio 2024

La richiesta di una c.d. ordinanza di remand all'amministrazione, al fine di rinnovare la valutazione della vicenda, prima che su di essa si decida con sentenza, non può considerarsi processualmente compatibile né con lo strumento decretale, né, più in generale, con la sede cautelare.

È stata respinta l'istanza di concessione di misure cautelari monocratiche, in quanto la richiesta di una c.d. ordinanza di remand all'amministrazione, al fine di rinnovare la valutazione della vicenda, ancor prima che su di essa si decida con sentenza, non può considerarsi processualmente compatibile né con lo strumento decretale, né, più in generale, con la stessa sede cautelare.

Invero, il provvedimento cautelare non dovrebbe poter definire il giudizio sull'atto impugnato, in quanto il giudice deve decidere il giudizio solo con la sentenza, per cui è quantomeno opinabile che egli abbia il potere di obbligare le parti a far cessare la materia controversa (circa uno specifico provvedimento) con una mera pronuncia ordinatoria e cautelare.

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