Il Ministero della Giustizia annuncia l'avvio del "Tribunale online"

La Redazione
20 Febbraio 2024

Scopo del progetto è rendere più semplice l'accesso alla giustizia e ottimizzare l'afflusso alle cancellerie da parte degli utenti. Le prime sedi interessate saranno Catania, Catanzaro, L'Aquila, Marsala, Napoli Nord, Trento e Verona, a partire dal 1° marzo 2024.

L'iniziativa è realizzata dalla Direzione generale per i Sistemi informativi automatizzati del Dipartimento per la Transizione digitale della giustizia, l'analisi statistica e le politiche di coesione e rientra tra le linee di intervento previste dai lavori della Commissione interministeriale per la giustizia nel Sud, finanziata nell'ambito del Programma Operativo Nazionale Pon Governance 2014-2020 – REACT EU e dall'Agenzia per la Coesione territoriale, in coerenza con le priorità indicate dal PNRR.

Il portale sarà fruibile da qualsiasi dispositivo e prevede due aree distinte.

Nello specifico «una sezione pubblica, accessibile a tutti, contenente informazioni su iter, attori coinvolti, tempi e costi dei servizi offerti, istruzioni sul deposito presso i tribunali e la possibilità di scaricare la modulistica necessaria. Una sezione riservata, cui l'utente – nell'ambito dei procedimenti di volontaria giurisdizione – può accedere autenticandosi tramite Spid, Cie o Cns, che comprende la procedura guidata per il deposito delle domande online, il monitoraggio dell'avanzamento dei procedimenti e la gestione di eventuali attività legate al procedimento specifico».

Come previsto dal decreto del Ministro della giustizia del 22 gennaio 2024 (pubblicato nel Bollettino ufficiale del 31 gennaio 2024), i primi procedimenti per i quali sarà ammesso il deposito telematico sono quelli relativi a:

  • amministrazione di sostegno,
  • gestione dell'eredità giacente e nomina del curatore,
  • richiesta di autorizzazione al compimento di atti di straordinaria amministrazione in favore di minori
  • rilascio di passaporto o documento valido per l'espatrio per figli minori.

Nei casi in cui il tribunale competente non sia convolto nella sperimentazione, «l'utente potrà comunque accedere a tutte le informazioni utili per l'avvio della procedura che lo riguarda. L'obiettivo che ha guidato la realizzazione del progetto è quello di offrire, a cittadini e utenza qualificata, servizi informativi e strumenti digitali in grado di semplificare l'accesso alla giustizia, riducendo e contestualmente razionalizzando l'affluenza alle cancellerie».

(tratto da dirittoegiustizia.it) 

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.