Marchi: la Cour de Cassation francese rinvia alla CGUE in tema di malafede e funzionalità

La Redazione
11 Gennaio 2024

Di recente la CGUE è stata interrogata dalla Cour de Cassation francese, col procedimento n. 21-23.458, in merito a questioni di malafede e funzionalità nel diritto dei marchi.

La vicenda, originariamente sorta nel 2013, è giunta dinanzi alla Corte suprema francese (Cour de Cassation) col procedimento n. 21-23.458. La Cour de Cassation, dinanzi ad alcune questioni interpretative, ha ritenuto di sospendere il procedimento, presentando domanda di pronuncia pregiudiziale alla CGUE.

In particolare, sono state sottoposte alla CGUE le seguenti questioni pregiudiziali:

1. Se l'art. 52 del regolamento (CE) n. 207/2009 del Consiglio, del 26 febbraio 2009, sul marchio comunitario debba essere interpretato nel senso che le cause di nullità dell'art. 7, di cui al comma 1, lett. a), sono indipendenti ed esclusive della malafede di cui al comma 1, lett. b)?

2. In caso di risposta negativa alla prima questione, se la malafede del richiedente possa essere valutata alla luce dell'unico impedimento assoluto alla registrazione di cui all'art. 7, paragrafo 1, lett. e), punto ii), del regolamento (CE) n. 207/2009 senza che venga rilevato che il segno registrato come marchio è costituito esclusivamente dalla forma del prodotto necessaria per ottenere un risultato tecnico?

3. Se l'art. 52, paragrafo 1, lett. b), del regolamento (CE) n. 207/2009 debba essere interpretato nel senso che esso escluda la malafede del depositante che abbia introdotto una domanda di registrazione del marchio con l'intenzione di proteggere una soluzione tecnica quando si è scoperto, successivamente a tale domanda, che non esisteva alcun nesso tra la soluzione tecnica in questione ed i segni costitutivi del marchio registrato.