Accesso ai documenti: dev’essere garantito a ogni cittadino UE se sussiste un interesse pubblico prevalente rispetto alla tutela della proprietà intellettuale
19 Marzo 2024
Nel 2018 due organizzazioni senza scopo di lucro, la cui missione è quella di rendere il diritto liberamente accessibile a tutti i cittadini, hanno chiesto alla Commissione di concedere loro l'accesso a talune norme tecniche armonizzate a livello dell'Unione in materia di sicurezza dei giocattoli. Tali norme riguardavano più in particolare i giochi e i set chimici. La Commissione ha respinto la loro domanda e il Tribunale dell'Unione, adito da tali associazioni, ha confermato il diniego (con sentenza del 14 luglio 2021, T-185/19). In seguito a impugnazione, la Corte di giustizia annulla la sentenza del Tribunale nonché la decisione della Commissione. La Corte ricorda che il diritto dell'Unione garantisce a qualsiasi cittadino dell'Unione e a qualsiasi persona fisica o giuridica residente in uno Stato membro l'accesso ai documenti, in particolare a quelli detenuti dalla Commissione europea (Regolamento (CE) n. 1049/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 maggio 2001, relativo all'accesso del pubblico ai documenti del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione). L'accesso a un documento può tuttavia essere rifiutato nei casi in cui la sua divulgazione arrechi pregiudizio alla tutela degli interessi commerciali di una persona fisica o giuridica, ivi compresa la proprietà intellettuale, a meno che vi sia un interesse pubblico prevalente alla divulgazione. Nel caso di specie, i documenti concernenti le norme armonizzate sulla sicurezza dei giocattoli fanno parte del diritto dell'Unione. Infatti, una legislazione dell'Unione può attribuire a norme di questo tipo degli effetti giuridici, in particolare il fatto che prodotti conformi a tali norme sono considerati rispondenti agli standard che sono fissati da tale legislazione e che condizionano la commercializzazione di tali prodotti nell'Unione. In tal senso, una norma armonizzata è idonea a specificare i diritti conferiti ai singoli nonché gli obblighi ad essi incombenti. Basandosi in particolare sul principio dello Stato di diritto e su quello del libero accesso alla legge, la Corte ritiene che la possibilità per i cittadini di prendere conoscenza di tali norme sia per loro necessaria per verificare se un determinato prodotto o servizio sia effettivamente conforme alle prescrizioni della legislazione. Pertanto, la Corte dichiara che vi è un interesse pubblico prevalente che giustifica la divulgazione delle norme armonizzate in questione. |