Emissioni industriali: il Consiglio UE adotta la revisione della direttiva IED e il regolamento E-PRTR sul portale che monitora l'impatto delle attività industriali

La Redazione
18 Aprile 2024

Il 12 aprile 2024 il Consiglio dell'UE ha adottato una direttiva rivista sulle emissioni industriali e un regolamento per creare un portale che monitori tali emissioni. Le nuove norme mirano a regolare e monitorare le attività industriali per ridurre le emissioni dannose, a tutela della salute e umana e dell'ambiente. Sarà anche migliorata la comunicazione dei dati ambientali attraverso la modernizzazione del registro europeo delle emissioni e dei trasferimenti di sostanze inquinanti. Inoltre, chiunque abbia subito danni alla salute potrà chiedere un indennizzo ai responsabili di violazioni della direttiva in questione.

Il 12 aprile 2024 il Consiglio ha adottato la direttiva riveduta relativa alle emissioni industriali (IED) e il regolamento relativo alla creazione di un portale sulle emissioni industriali, due atti legislativi complementari volti a regolamentare e monitorare l'impatto ambientale delle attività industriali.

Le nuove norme garantiranno una migliore protezione della salute umana e dell'ambiente riducendo le emissioni nocive delle installazioni industriali e promuovendo allo stesso tempo l'efficienza energetica, un'economia circolare e la decarbonizzazione.

Miglioreranno inoltre la comunicazione dei dati ambientali modernizzando il registro europeo delle emissioni e dei trasferimenti di sostanze inquinanti (E-PRTR) esistente al fine di creare un portale più completo e integrato sulle emissioni industriali.

Un ambito di applicazione più ampio per la riduzione delle emissioni industriali

La direttiva relativa alle emissioni industriali è il principale strumento dell'UE che regolamenta l'inquinamento causato dalle installazioni industriali, comprese le aziende zootecniche per allevamenti intensivi. Le installazioni disciplinate dalla direttiva già esistente, compresi centrali elettriche, raffinerie e impianti di trattamento dei rifiuti, rappresentano circa il 40% delle emissioni di gas a effetto serra e il 20% delle emissioni inquinanti nell'aria e nell'acqua.

Per ridurre ulteriormente le emissioni industriali, la direttiva riveduta include nel proprio ambito di applicazione più aziende zootecniche per allevamenti intensivi su larga scala, compresi gli allevamenti di suini e pollame. Sono inserite nell'ambito di applicazione della direttiva anche le attività minerarie e la fabbricazione di batterie su vasta scala: fatto salvo un riesame da parte della Commissione, l'ambito di applicazione può essere esteso anche ai minerali industriali.

Oneri burocratici ridotti grazie alle autorizzazioni elettroniche

Le installazioni necessitano di autorizzazioni, poiché devono dimostrare la loro conformità alle norme vigenti in materia di riduzione delle emissioni industriali, compresi misure e valori limite di emissione appropriati.

La nuova direttiva renderà la procedura di autorizzazione più efficiente e meno onerosa, introducendo ad esempio l'obbligo per gli Stati membri di istituire un sistema di autorizzazione elettronica entro il 2035.

Applicazione e sanzioni efficaci

Gli Stati membri stabiliranno sanzioni effettive, proporzionate e dissuasive da applicare in caso di inosservanza della direttiva. Per le violazioni gravi, i gestori potranno essere soggetti a sanzioni fino ad almeno il 3% del loro fatturato annuo nell'Unione.

La direttiva introduce inoltre il diritto per le persone che abbiano subito danni alla salute di chiedere un indennizzo ai responsabili di violazioni della direttiva.

Informazioni e partecipazione del pubblico

Il regolamento formalmente adottato istituisce un nuovo portale inteso a fornire informazioni più complete e integrate sulle emissioni industriali, in sostituzione dell'attuale registro europeo delle emissioni e dei trasferimenti di sostanze inquinanti (E-PRTR).

Riguardo all'obiettivo "inquinamento zero" del Green Deal, il nuovo portale migliorerà l'accesso del pubblico alle informazioni relative alle emissioni industriali e agevolerà la partecipazione del pubblico ai processi decisionali in materia ambientale, compresa l'identificazione delle fonti di inquinamento.

Prossime tappe

La direttiva relativa alle emissioni industriali sarà ora firmata e pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell'UE ed entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione. Dopo tale data, gli Stati membri dell'UE avranno 22 mesi per recepire le disposizioni della direttiva nel diritto nazionale.

Nel 2028 (e successivamente ogni cinque anni) la Commissione riesaminerà e valuterà l'attuazione della direttiva, tenendo conto delle tecniche emergenti. Inoltre, entro il 2026 la Commissione dovrà valutare le modalità per contrastare al meglio le emissioni generate dall'allevamento di bovini e dai prodotti agricoli immessi sul mercato dell'UE.

Una volta pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell'UE, il regolamento relativo al nuovo portale sulle emissioni industriali diventerà vincolante e direttamente applicabile in tutti gli Stati membri a partire dal 2028.