Tratta degli esseri umani: il Parlamento UE approva la direttiva che criminalizza le nuove forme di sfruttamento a livello europeo e sostiene le vittime

La Redazione
29 Aprile 2024

Il 23 aprile 2024, il Parlamento europeo ha adottato una direttiva volta a criminalizzare le nuove forme di sfruttamento degli esseri umani a livello europeo, garantendo anche il sostegno alle vittime. Tra le principali regole per meglio proteggere le vittime vi sono: nuovi “eurocrimini” tra cui il matrimonio forzato, l'adozione illegale e lo sfruttamento della maternità surrogata; un ampio campo di applicazione per aiutare le autorità a smantellare le organizzazioni criminali e sanzioni a livello UE per le imprese condannate per tratta.

Il 23 aprile 2024, il Parlamento europeo ha dato il via libera finale alle norme rivedute in materia di prevenzione e lotta contro la tratta di esseri umani e protezione delle vittime, approvando una direttiva che amplia il campo di applicazione delle attuali misure per meglio combattere e prevenire la tratta di esseri umani e sostenere meglio le sue vittime. Il Consiglio dovrà ora approvare formalmente l'accordo. La direttiva entrerà in vigore venti giorni dopo la sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'UE e gli Stati membri avranno due anni per attuare le sue disposizioni.

Per sostenere le azioni dell'UE contro la tratta di esseri umani anche al di là del lavoro e dello sfruttamento sessuale, la nuova legge criminalizza a livello europeo anche il matrimonio forzato, l'adozione illegale e lo sfruttamento della maternità surrogata.

Essa provvederà inoltre a:

  • rafforzare il coordinamento tra le autorità antitratta e quelle in materia di asilo, in modo che le vittime che necessitano anche di protezione internazionale ricevano un sostegno e una protezione adeguati e che il loro diritto di asilo sia rispettato;
  • criminalizzare l'uso dei servizi forniti da una vittima della tratta, qualora l'utente sappia che la vittima è sfruttata, al fine di ridurre la domanda di sfruttamento;
  • introdurre sanzioni per le imprese condannate per tratta, ad esempio escludendole dalle procedure di appalto e dall'ottenimento di aiuti pubblici o sovvenzioni; garantire che i pubblici ministeri possano scegliere di non perseguire le vittime per atti criminali che sono stati costretti a commettere e che le vittime ricevano sostegno indipendentemente dal fatto che collaborino o meno con le indagini;
  • fornire sostegno alle vittime, compreso l'accesso a rifugi e alloggi sicuri, con particolare attenzione ai gruppi più vulnerabili; garantire i diritti delle persone con disabilità e un adeguato sostegno, compresa la nomina di tutori o rappresentanti, ai minori non accompagnati; e a
  • consentire ai giudici di considerare la diffusione non consensuale di immagini o video sessuali come una circostanza aggravante nell'emettere sentenze.