Conto corrente: accertamento del saldo e onere della prova

La Redazione
07 Maggio 2024

Qual è il principio giuridico che regola l'accertamento del saldo corretto di un conto corrente e la restituzione delle somme versate in base a clausole invalide? In che modo l'attore, che agisce per recuperare somme versate senza causa, può fornirne la prova? I chiarimenti della Cassazione.

Nella pronuncia in oggetto la Cassazione si è pronunciata in tema di accertamento del saldo corretto di un conto corrente e conseguente restituzione di somme versate in base a clausole invalide.

Nello specifico, ha affrontato le seguenti questioni:

  1. conseguenze dell'omessa produzione del contratto di conto corrente:
    • la Cassazione ha riaffermato che l'attore, che agisce per l'accertamento del corretto saldo di un conto corrente, deve provare l'inesistenza di una giusta causa dell'attribuzione patrimoniale compiuta in favore del convenuto;
    • tale prova può essere fornita al di fuori dei limiti probatori previsti per i contratti; questo perché tali limiti sono applicabili solo al pagamento dedotto come manifestazione di volontà negoziale e non a quello prospettato come fatto materiale estraneo alla esecuzione di uno specifico rapporto giuridico;
  2. oneri probatori nella controversie tra banca e correntista:
    • la Cassazione ha precisato che sia sia la banca sia il correntista hanno l'onere di dimostrare i fatti posti a fondamento delle loro domande ed eccezioni;
    • in caso di mancanza di una parte degli estratti conto, l'accertamento del dare ed avere può essere effettuato con l'impiego di ulteriori mezzi di prova idonei a fornire indicazioni certe e complete;
    • il giudice può valorizzare altra e diversa documentazione, come le contabili bancarie riferite alle singole operazioni, le risultanze delle scritture contabili, gli estratti conto scalari, o la stampa dei movimenti contabili risultanti a video dal data base della banca;
  3. modalità di effettuazione dei conteggi:
    • in caso di impossibilità di ricostruire integralmente le operazioni, il giudice può utilizzare i metodi di calcolo che ritiene più idonei, incluso il criterio dell'azzeramento del saldo o del c.d. saldo zero.

Riepilogando, in tema di accertamento del saldo corretto di un conto corrente e conseguente restituzione di somme versate in base a clausole invalide, l'attore, che procede nelle azioni volte a recuperare somme versate senza causa, non è vincolato dai limiti probatori imposti per i contratti, in quanto l'attribuzione patrimoniale contestata non è dedotta come adempimento di un negozio giuridico, ma piuttosto come uno spostamento patrimoniale privo di giustificazione giuridica. Pertanto, la prova può essere fornita al di fuori dei limiti previsti per i contratti, dato che questi ultimi si applicano solo quando il pagamento è invocato come manifestazione di volontà negoziale.

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