Presunta lesione del diritto alla bigenitorialità a causa del trasferimento della madre per lavoro
09 Maggio 2024
Il Tribunale di Napoli dopo aver dichiarato lo scioglimento del matrimonio tra due coniugi, disponeva la prosecuzione del giudizio sugli eventuali provvedimenti accessori per i figli minori. Durante il procedimento di divorzio, la madre richiedeva la conferma degli accordi presi durante la separazione riguardo alla custodia condivisa dei figli. Successivamente, chiedeva di trasferirsi con i minori per motivi di lavoro a circa 800 km di distanza dall’ex marito. Il Tribunale con ordinanza, senza modificare il regime di affido condiviso e senza alcuna istruttoria, accoglieva la richiesta di trasferimento sulla base dell'asserita offerta di lavoro. Respinta la sospensione dell’ordinanza su richiesta dell’ex marito, questi ricorre in Cassazione, obiettando che il trasferimento gli impedirebbe di frequentare regolarmente i figli, difatti la considerevole distanza tra le due città, non consentirebbe frequentazioni giornaliere, se non della durata di poche ore, ma al contrario solo visite di più giorni, data la notevole durata del viaggio. Infine contesta che il giudice non abbia valutato adeguatamente l'impatto del trasferimento sull'interesse dei minori. In tale scenario, la Corte ammette che il trasferimento potrebbe configurare una violazione del diritto alla bigenitorialità anche in ragione del fatto che le sole dichiarazioni dei minori nell’essere contenti di seguire la madre in una nuova città, non si ritengono sufficienti a giustificare il trasferimento, occorre perciò valutare l’impatto di tale trasferimento sulla frequentazione del padre e sull’interesse dei minori a cambiare vita, frequentazioni e ambiente. Per tali ragioni la Corte cassa il provvedimento impugnato e rinvia la causa alla Corte di Appello di Napoli . |