Net-Zero Industry Act: il Parlamento UE approva il regolamento per l’industria a zero emissioni a sostengo della produzione UE di tecnologie green

La Redazione
20 Maggio 2024

Il 25 aprile 2024 il Parlamento UE ha approvato in via definitiva il Net-Zero Industry Act, il regolamento sull'industria a zero emissioni nette per rafforzare la produzione delle tecnologie essenziali per la decarbonizzazione. L'obiettivo delle nuove misure è rendere il mercato interno europeo adatto alla decarbonizzazione industriale, attraverso procedure di autorizzazione più rapide e creazione di zone industriali a zero emissioni nette. Sono inoltre previsti nuovi criteri per gli appalti pubblici e le aste per le fonti energetiche rinnovabili.

Il 25 aprile 2024, il Parlamento ha approvato in via definitiva il regolamento sull'industria a zero emissioni nette per rafforzare la produzione delle tecnologie necessarie per la decarbonizzazione.

La "legge sull'industria a zero emissioni nette" (in inglese Net-Zero Industry Act), già concordata informalmente con il Consiglio, fissa per l'Europa l'obiettivo di produrre il 40% del suo fabbisogno annuo di tecnologie a zero emissioni nette entro il 2030, sulla base di piani nazionali per l'energia e il clima (PNEC), e di raggiungere il 15% del valore del mercato globale per tali tecnologie.

Le tecnologie che saranno sostenute comprendono tutte le tecnologie rinnovabili, il nucleare, la decarbonizzazione industriale, la rete, le tecnologie di stoccaggio dell'energia e le biotecnologie. La legge semplificherà la procedura di autorizzazione, fissando scadenze massime per l'autorizzazione dei progetti in funzione della loro portata e dei loro risultati.

L'accordo prevede la creazione di "Zone di accelerazione a zero emissioni nette", che beneficeranno di un processo di autorizzazione veloce, delegando agli Stati membri parte della raccolta di informazioni per le valutazioni ambientali.

Criteri di sostenibilità e resilienza

I piani nazionali di sostegno volti a far sì che le famiglie e i consumatori passino più rapidamente a tecnologie come i pannelli solari e le pompe di calore dovranno tenere conto dei criteri di sostenibilità e resilienza. Anche le procedure di appalto pubblico e le aste per la diffusione di fonti di energia rinnovabili dovranno soddisfare tali criteri, anche se a condizioni che saranno definite più tardi dalla Commissione. Queste tecnologie, per beneficiare delle nuove procedure, dovranno garantire un minimo del 30% del volume messo all'asta ogni anno nello Stato membro o, in alternativa, un massimo di sei gigawatt messi all'asta ogni anno e per paese.

La legislazione è considerata come un passo verso un fondo di sovranità europea e dovrebbe aumentare i finanziamenti provenienti dalle entrate del sistema nazionale di scambio delle quote di emissione (ETS) e quelli necessari per la maggior parte dei progetti strategici inclusi nella piattaforma per le tecnologie strategiche per l'Europa (STEP).