Mercato elettrico: il Consiglio UE approva il regolamento aggiornato che riforma i contratti di acquisto di energia elettrica contro le distorsioni del mercato interno

La Redazione
28 Maggio 2024

Il 21 maggio 2024, il Consiglio Europeo ha adottato formalmente il regolamento sul mercato dell’energia elettrica, che modifica l’attuale regolamento (insieme a quello ACER) con l’obiettivo di garantire prezzi dell’energia più stabili, una minore dipendenza dal prezzo dei combustibili fossili ed una migliore protezione da crisi future, mentre si guarda un' Unione europea senza emissioni di carbonio. 

Maggiore stabilità e prevedibilità dei prezzi dell'energia insieme alla garanzia di un funzionamento efficiente del mercato senza distorsioni del mercato interno

Gli accordi di compravendita di energia elettrica sono contratti a lungo termine che garantiscono stabilità ai clienti e agli investitori; le norme aggiornate ne promuovono l'adozione e riducono gli oneri burocratici e i costi superflui. In linea con i propri piani di decarbonizzazione, gli Stati membri possono sostenere ulteriormente gli investimenti nelle energie rinnovabili nel quadro di accordi di compravendita di energia elettrica, anche istituendo regimi di garanzia.

Gli Stati membri utilizzeranno inoltre contratti bidirezionali per differenza, oppure regimi equivalenti con gli stessi effetti, per i loro regimi di sostegno diretto dei prezzi, così da sostenere nuovi investimenti nella produzione di energia elettrica e garantire che i prezzi dell'energia elettrica siano meno influenzati dalla volatilità dei prezzi dei mercati basati sui combustibili fossili.

Nel quadro di un contratto bidirezionale per differenza con un ente pubblico, i produttori di energia sarebbero protetti grazie a una remunerazione minima; al contempo dovrebbe essere garantito che operino e partecipino in modo efficiente ai mercati dell'energia elettrica e reagiscano alle circostanze del mercato. In periodi caratterizzati da prezzi elevati, essi dovrebbero rimborsare i ricavi in eccesso, che possono poi essere distribuiti ai clienti finali (evitando distorsioni a livello di concorrenza e scambi nel mercato interno), investiti per ridurre i costi dell'energia elettrica per i clienti finali oppure utilizzati per sviluppare reti di distribuzione.

I contratti bidirezionali per differenza possono applicarsi agli investimenti in nuovi impianti di generazione di energia elettrica basati sull'energia eolica, sull'energia solare, sull'energia geotermica, sull'energia idroelettrica senza serbatoio e sull'energia nucleare.

Migliore preparazione alle crisi future

Le nuove norme conferiscono al Consiglio il potere di dichiarare una crisi, sulla base di una proposta della Commissione, in caso di prezzi molto elevati nei mercati all'ingrosso dell'energia elettrica oppure di un forte rincaro dei prezzi al dettaglio dell'energia elettrica.

Tra le azioni che gli Stati membri devono adottare nel caso in cui sia dichiarata una crisi dell'energia elettrica figurano misure già previste dalle attuali norme dell'UE, quale l'ulteriore riduzione dei prezzi dell'energia elettrica per i clienti vulnerabili e svantaggiati. Gli Stati membri dovrebbero inoltre impedire eventuali distorsioni indebite del mercato interno dell'energia elettrica, anche garantendo parità di condizioni ai fornitori durante il periodo di crisi.

Tutela e responsabilizzazione dei consumatori

Gli Stati membri rafforzeranno le loro misure tese a tutelare i consumatori vulnerabili e in condizioni di povertà energetica, anche vietando le interruzioni della fornitura. Inoltre, la riforma incoraggia ulteriormente i meccanismi di condivisione dell'energia, a integrazione delle disposizioni esistenti in materia di comunità di energia rinnovabile e comunità energetiche dei cittadini.

Garantire la sicurezza dell'approvvigionamento

Nel percorso verso un sistema privo di emissioni di carbonio, i cosiddetti meccanismi di regolazione della capacità – ossia misure introdotte dagli Stati membri per rispondere a preoccupazioni relative all'adeguatezza della capacità – diverranno un elemento più strutturale del mercato dell'energia elettrica e non saranno più misure temporanee. In questo modo sarà rafforzata la sicurezza dell'approvvigionamento e aumenterà la flessibilità, in funzione dell'aumento graduale della quota di energie rinnovabili.

Prossime tappe

Il regolamento sul mercato dell'energia elettrica, formalmente adottato oggi, modifica il regolamento sull'energia elettrica in vigore, oltre ad apportare modifiche mirate al regolamento ACER. Il regolamento sarà ora firmato e pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell'UE. Entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione e diventerà quindi direttamente applicabile in tutti gli Stati membri.

Per motivi di certezza del diritto e di chiarezza, le disposizioni relative alla modifica della direttiva sull'energia elettrica e della direttiva sulla promozione delle energie rinnovabili in vigore sono state scorporate dal regolamento proposto, diventando una direttiva autonoma, anch'essa formalmente adottata oggi. Gli Stati membri avranno fino a sei mesi di tempo per adeguare la legislazione nazionale alle disposizioni della direttiva sul mercato dell'energia elettrica.