Ricorso straordinario: è inammissibile se la sua tecnica di redazione non si fonda su specifici motivi di doglianza
31 Maggio 2024
A seguito del giudizio di inidoneità permanente al servizio militare incondizionato, il ricorrente faceva istanza di transito nelle aree funzionali del personale civile del Ministero della difesa, la quale è stata dichiarata irricevibile dalla Direzione generale per il personale civile perché presentata oltre il termine previsto dall'art. 2, comma 2, del decreto interministeriale 18 aprile 2002. L'interessato, pertanto, proponeva ricorso straordinario, con istanza sospensiva, avverso la suindicata determinazione ministeriale. Tanto premesso, il collegio, accogliendo le eccezioni sollevate dal Ministero della difesa, ha dichiarato il ricorso inammissibile in quanto, per la sua tecnica di redazione, non era fondato su motivi specifici. Nella fattispecie, le censure prospettate dal ricorrente erano state articolate senza sviluppo critico delle ragioni di illegittimità e delle norme asseritamente violate, ma erano state prospettate con assoluta genericità, mediante la tecnica del “copia e incolla” di parte di provvedimenti amministrativi e con caratteri grafici a tratti illeggibili, tale da non consentire l'esatta individuazione della causa petendi e del petitum, in palese violazione degli articoli 40 e 44 c.p.a. Invero, i motivi del ricorso devono essere esposti in maniera specifica e devono rappresentare le deviazioni o difformità del provvedimento impugnato rispetto al paradigma legale di riferimento, sicché lo stesso non può essere strutturato come generica critica del provvedimento impugnato, con conseguente traslazione sull'organo giurisdizionale dell'attività di ricerca e individuazione dei puntuali tratti e profili di illegittimità. |
