Riparto di giurisdizione: è competente il giudice ordinario per le controversie inerenti alla nomina dei componenti della commissione di verifica della ZRC

A seguito dell'impugnazione delle delibere con cui l'Ambito Territoriale di Caccia (ATC) ha deciso la sostituzione dei ricorrenti nella Commissione di Verifica e Controllo della Zona Ripopolamento e Cattura (ZRC) con la nomina dei nuovi membri, il giudice amministrativo ha dichiarato inammissibili i ricorsi per difetto di giurisdizione, riconoscendo sussistente la giurisdizione del giudice ordinario per la cognizione delle controversie inerenti alla nomina dei componenti la commissione di verifica e controllo della zona ripopolamento e cattura (ZRC).

Il collegio, a tal fine, ha evidenziato le diverse nature degli Ambiti Territoriali di Caccia (ATC) rispetto alle Commissioni di Verifica e Controllo della Zona Ripopolamento e Cattura (ZRC).

Gli ambiti territoriali di caccia sono strutture associative senza scopo di lucro di diritto privato, alle quali sono affidati compiti di rilevanza pubblicistica connessi all'organizzazione del prelievo venatorio e alla gestione faunistica del territorio di competenza finalizzati al perseguimento degli obiettivi stabiliti nel piano faunistico-venatorio. Pur non appartenendo alle amministrazioni pubbliche tradizionalmente concepite, gli ambiti territoriali di caccia svolgono funzioni pubbliche di cura dell'interesse comune, sottoposte al vaglio del giudice amministrativo, mediante l'esercizio di poteri autoritativi al fine di evitare violazioni, da parte dei propri associati, delle norme poste a tutela della fauna selvatica.

Diversamente, la commissione di verifica e controllo della zona ripopolamento e cattura (ZRC) è un organismo, a costituzione non vincolata, di supporto all'ambito territoriale caccia, che contribuisce al funzionamento ed alla gestione delle sue funzioni, non costituendo un organo interno necessario della ATC (essendo tali solo l'Assemblea, il Consiglio direttivo, l'Organo di controllo e il Revisore dei conti).

Pertanto, per gli atti di diritto privato afferenti ad aspetti di micro-organizzazione relativi alla gestione interna di organismi di supporto alla struttura, che non presentano le caratteristiche soggettive dell'ente pubblico, sussiste la giurisdizione del giudice ordinario, in quanto i soggetti destinatari dei menzionati atti hanno posizioni di diritto soggettivo e non di interesse legittimo.