Riparto di giurisdizione: è competente il G.O. per le controversie relative al pagamento dei canoni per l’occupazione sine titulo di aree demaniali marittime

Il fallimento di una società di cantieristica navale ha proposto opposizione innanzi al Tribunale ordinario avverso l'ingiunzione fiscale con cui l'Autorità di sistema portuale pretendeva il pagamento di un credito a titolo di occupazione  sine titulo dell'area demaniale.

Il g.o. ha declinato la giurisdizione in favore del giudice amministrativo , sul presupposto che le opposte prospettazioni delle parti in ordine alla sussistenza o meno di un valido titolo che possa giustificare l'occupazione del bene demaniale coinvolgano aspetti che riguardano la qualificazione del rapporto concessorio, con conseguente riconoscimento della giurisdizione del giudice amministrativo.

Riassunta la causa, il collegio amministrativo, richiamando una pronuncia della Corte di Cassazione a Sezioni Unite (ord. 15 maggio 2023, n. 13311), ha ritenuto, invece, che le controversie contro le richieste di pagamento di un'indennità, avanzate dall'Amministrazione, sul presupposto di un' occupazione abusiva dell'area demaniale , spettano al giudice ordinario , venendo in rilievo “una contestazione meramente patrimoniale, che non afferisce all'esercizio del potere di definire discrezionalmente i canoni da corrispondere nell'ambito di un rapporto concessorio, ma il quantum preteso dall'ente per l'occupazione sine titulo di un suolo pubblico”.

Pertanto, Il T.a.r. del Lazio ha sollevato d'ufficio il conflitto negativo di giurisdizione , disponendo la rimessione degli atti alle sezioni unite della Corte di cassazione , per l'individuazione in via definitiva del giudice munito di giurisdizione nelle controversie aventi ad oggetto la pretesa al pagamento dei canoni per l'occupazione sine titulo di aree demaniali marittime.