Padre accoltellato dalla madre e affidamento della figlia minore
06 Giugno 2024
A seguito dell’aggressione subita dal padre ad opera della madre culminata con accoltellamento, il Tribunale di Santa Maria Capua stabiliva l'affidamento superesclusivo della minore al padre. La madre veniva sospesa dal diritto di visita, erano ammesse solo le videochiamate in presenza degli assistenti sociali e il contributo mensile per il mantenimento della figlia era stato stabilito in €1000,00 più il 30% per le spese straordinarie. La Corte d'appello di Napoli, con decreto respingeva il reclamo della donna, confermando la sospensione della responsabilità genitoriale di entrambi i genitori sulla figlia e nominando un curatore speciale. Successivamente, il Tribunale per i minorenni reintegrava il padre nella responsabilità genitoriale, collocando la figlia presso l'abitazione paterna. Conseguentemente la madre proponeva ricorso in cassazione. Il Collegio ha ritenuto che la decisione impugnata fosse erronea poiché la ricorrente non ha perso la legittimazione genitoriale nonostante la misura cautelare degli arresti domiciliari. Il provvedimento di affidamento "superesclusivo" della minore al padre e la sospensione del diritto di visita sono stati emessi a seguito di condotte criminose attribuite alla ricorrente. Tuttavia, tali misure non hanno implicazioni definitive sullo status genitoriale. La decisione emessa in queste circostanze non preclude alla ricorrente il diritto di contestare il provvedimento di affidamento in futuro, poiché il procedimento penale non ha impatto diretto sulla sua capacità genitoriale. La contestazione del provvedimento è finalizzata al miglior interesse della minore e può essere affrontata in successivi ricorsi senza essere condizionata dalla vicenda penale. |